In arrivo un weekend di temperature roventi in Italia, secondo Coldiretti, 2023 è il terzo anno più bollente dal 1800
17 agosto 2023, ore 15:06
Clima pazzo in Italia con ben 11 eventi estremi al giorno lungo la Penisola e mentre si avvicina un weekend di caldo torrido, questo sarà, al momento, ricordato come il terzo tra gli anni più caldi dal 1800
Prepariamoci ad un fine settimana di caldo torrido. Questo che stiamo vivendo è solo l’antipasto, il “peggio deve ancora arrivare”. Un anticiclone invaderà l’Italia portando un ulteriore aumento delle temperature di 3-4 gradi, che, tradotto significa la possibilità di raggiungere punte fino a 40 gradi a Firenze, 37-38 a Roma e Milano. Questo nuovo anticiclone non fa che confermare, se ancora ce ne fosse bisogno, la straordinaria anomalia delle temperature. Intanto secondo i dati di Coldiretti, il 2023 si classifica fino ad ora in Italia al terzo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni.
I dati Isac Cnr
Coldiretti ha infatti analizzato i dati Isac Cnr relativi ai primi sette mesi del 2023 riscontrando che si è trattato del secondo anno più caldo, con l'anomalia del periodo che è stata di ben +0,86 gradi superiore la media. “Si conferma dunque anche quest'anno”, sottolinea l’associazione degli agricoltori “la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell'ultimo decennio e comprende nell'ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020”. Il caldo record che stiamo soffrendo quest’anno, è accompagnato, fa sapere l’analisi di Coldiretti, sui dati dell’ dell'European Severe Weather Database, da una media di quasi 11 eventi estremi al giorno che si susseguono lungo la Penisola, ovvero grandinate, trombe d'aria, bombe d'acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni .
A soffrire particolarmente sono le coltivazioni
“Un'annata nera per l'agricoltura italiana con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l'alluvione in Romagna. A causa dei cambiamenti climatici quest'anno si registra, infatti, un taglio del 10% della produzione di grano, del 14% di quella di uva da vino fino al 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno", secondo l'analisi Coldiretti, e si registra un calo per il pomodoro. Ma in difficoltà secondo la confederazione agricola “sono anche le altre produzioni ortofrutticole, dall'uva ai meloni, dalle angurie alle albicocche fino alle melanzane”.