In attesa della Fase due in Italia, dalla Cina arrivano quattro buone notizie sul ritorno alla normalità
02 maggio 2020, ore 16:05 , agg. alle 16:44
Nel Paese nessun nuovo caso di contagio, si torna a viaggiare, funzionano le norme per garantire i turisti e riparte il settore aereo
Una buona notizia alla vigilia dell’avvio della Fase due in Italia. Un solo nuovo contagio da coronavirus è stato registrato in Cina nelle ultime 24 ore. Secondo le autorità sanitarie locali, inoltre, si tratta di un caso 'importato' dall'estero. Una notizia che appare come un miraggio a noi italiani, ancora alle prese con bollettini della protezione civile che parlano di centinaia di morti. Ciò che sta accadendo in Cina conforta ma non deve autorizzare nessuno ad abbassare la guardia. Sono molti i Paesi che stanno lottando per arginare la pandemia, a partire dagli Stati Uniti che, per fronteggiare l’emergenza, hanno autorizzato l’utilizzo di un nuovo farmaco, finora somministrato a pazienti che avevano contratto il virus Ebola. E nella grande Russia, proprio oggi, si è registrato un nuovo record di contagi in 24 ore, vale a dire quasi diecimila.
Si torna a viaggiare
Ma torniamo in Cina per respirare un po' di normalità, quella che tutti noi sogniamo, soprattutto in vista del periodo estivo. La seconda buona notizia che arriva da Pechino è la seguente: si torna a viaggiare. Nel week end del Primo Maggio, per la prima festività nazionale dopo la pandemia (che prevedeva 5 giorni di stop lavorativo), è stato riaperto il 70% delle mete turistiche, con in testa la Città Proibita. Risultato, il ministero dei Trasporti cinese ha stimato che per l’occasione 117 milioni di persone si sono messe in viaggio. Il turismo interno ha, dunque, mostrato segni di grande vitalità, grazie alla rinnovata possibilità di recarsi presso circa 4 mila siti di grande interesse.
Riparte il turismo
La Fase due del turismo in Italia potrebbe ispirarsi a quanto, con successo, è stato predisposto in Cina. In effetti, e questa è una terza buona notizia, non solo si può prevedere una ripartenza del settore ma anche una modalità di riavvio in grado di garantire la sicurezza di chi si mette in viaggio. Il ministro della cultura e del Turismo, Luo Shugang, ha predisposto un sistema di prenotazione per scaglioni dei turisti, stabilendo come capienza delle strutture il 30%, rispetto alla norma. Inoltre, efficaci misure di distanziamento sociale sono scattate nei punti di assembramento dei visitatori, nei pressi delle attrazioni turistiche. A migliorie nella ventilazione dei locali si è aggiunta anche la ormai consueta misurazione della temperatura corporea.
Anche gli aerei tornano a volare
Incredibile ma vero, dalla Cina arriva anche una quarta buona notizia. Dopo la fase di lockdown, i voli interni sono tornati ad aumentare del 15%, rispetto alle ultime fasi della pandemia. In base ai dati che si possono leggere sul portale di prenotazioni Qunar.com, oggi i voli si sono ormai assestati attorno al 42% dei livelli pre-covid-19. A facilitare gli spostamenti la possibilità di poter andare a Pechino, partendo da regioni del Paese considerate a basso rischio, senza dover rispettare due settimane di quarantena. La mossa più importante per il rilancio del turismo domestico è stata, comunque, la decisione del governo di riaprire la Città Proibita. Immediatamente, dopo la diffusione della notizia, le prenotazioni di voli sulla piattaforma Fliggy, gestita dal gigante del commercio on-line Alibaba, sono aumentate di ben cinque volte.