In Canada due uomini hanno ucciso a coltellate 10 persone e ne hanno ferite altre 15. Ora sono in fuga
05 settembre 2022, ore 10:09 , agg. alle 10:49
Nel Canada centrale è caccia ai responsabili degli attacchi multipli che hanno sconvolto la comunità; il bilancio è di 10 morti e 15 feriti, i responsabili sarebbero due e sono ancora in fuga
CACCIA AI DUE ASSALITORI
E’ in corso una gigantesca caccia all’uomo, anzi agli uomini: i ricercati sono due. Le forze dell’ordine hanno dato loro un nome e un volto, ma per il momento non li hanno ancora trovati. Damien Sanderson, 31 anni, e Myles Sandersos, 30 anni, entrambi con capelli neri e occhi marroni, sono in fuga forse a bordo di una Nissan Rogue nera. I due portano lo stesso cognome, ma non si sa se siano parenti. L'allerta è stata data inizialmente solo nello Saskatchewan ma poi è stata estesa anche alle province limitrofe di Alberta e Manitoba, visto che i presunti assassini sono stati visti fuggire in macchina. La polizia ha chiesto ai residenti di queste zone sperdute di usare la massima cautela e rimanere se possibile in casa.
ATTACCHI MULTIPLI
Nelle ultime ore i due assassini hanno seminato morte e terrore in una remota comunità nel Canada centrale, hanno ucciso 10 persone e ne hanno ferite altre 15 in accoltellamenti avvenuti in 13 posti diversi, in particolare tra James Smith Cree Nation e Weldon, dove le comunità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza. Secondo gli investigatori, alcune vittime sembrano essere stata colpite a caso, altre di proposito. Ma il movente resta ignoto. La Gendarmeria reale del Canada sta dando la caccia ai due responsabili: centinaia di agenti sono sguinzagliati sul territorio, ci sono posti di blocco lungo le strade e la zona degli attacchi è controllata anche da elicotteri.
SERVE PRUDENZA
Ai soccorritori si è presentata una scena raccapricciante, con cadaveri a terra in un lago di sangue; al loro fianco feriti, alcuni in condizioni molto gravi. La Federazione delle Nazioni Indigene Sovrane ha suggerito che gli attacchi siano scaturiti dopo l’abuso di droghe, ma al momento non ci sono appigli concreti per confermare questa tesi. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha espresso la sua vicinanza alle persone che hanno perso un proprio caro e a quelle che sono state ferite e ha commentato così l’accaduto: “ E’ una situazione orribile e straziante. Dato che questa è una situazione in evoluzione, incoraggio tutti nella zona ad ascoltare i consigli delle forze dell'ordine e seguire le dovute precauzioni. I responsabili degli attacchi ripugnanti di oggi devono essere completamente assicurati alla giustizia".