In Colorado Donald Trump dichiarato ineleggibile, il tycoon paga l'assalto dei suoi sostenitori a Capitol Hill
In Colorado Donald Trump dichiarato ineleggibile, il tycoon paga l'assalto dei suoi sostenitori a Capitol Hill Photo Credit: agenziafotogramma.it
20 dicembre 2023, ore 10:17
La sentenza della Corte Suprema riguarda soltanto il Colorado, ma potrebbe influenzare altri stati. Citato il 14esimo emendamento, che esclude dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in insurrezioni o rivolte contro il governo americano
INELEGGIBILE
La decisione della Corte Suprema del Colorado ha applicato il quattordicesimo emendamento, che esclude dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in insurrezioni o rivolte contro il governo americano. Per questo Donald Trump è stato considerato ineleggibile e non potrà partecipare alle primarie del Partito Repubblicano il prossimo 5 marzo. Il tycoon paga l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 da parte dei suoi sostenitori, che da lui non vennero certo fermati. Il caso del Colorado ha ovviamente acceso il dibattito politico, negli Stati Uniti e all’estero. I sostenitori di Donald Trump definiscono questa sentenza “sbagliata e antidemocratica”. Altri analisti la ritengono invece una logica e corretta conseguenza dopo i fatti gravissimi di Capitol Hill.
SOLO IN COLORADO
La sentenza si riferisce soltanto al Colorado, che è considerato uno stato saldamente democratico, dove Joe Biden pare destinato a vincere a prescindere dalle vicissitudini di Trump. Ma questa decisione della Corte Suprema potrebbe influenzare anche gli altri stati e potrebbe condizionare la corsa alla Casa Bianca del discusso ex presidente. Casi analoghi, basati sul quattordicesimo emendamento, sono stati promossi in Minnesota e in Michigan ma per ora sono stati respinti. In Colorado il caso è stato portato avanti da un gruppo di elettori del Colorado, aiutati dall'associazione Citizens for Responsibility and Ethics di Washington: la loro tesi, bocciata in prima istanza, è che Trump dovrebbe essere squalificato per aver incitato i suoi sostenitori ad attaccare il Campidoglio nel tentativo fallito di ostacolare il trasferimento del potere a Biden dopo la vittoria delle elezioni del 2020.
LA STORIA
Il quattordicesimo emendamento fu adottato nel 1868, dopo la Guerra civile americana. L'emendamento affronta i diritti di cittadinanza e la pari tutela delle leggi. Ma la sezione terza dell'emendamento afferma che i funzionari pubblici che hanno giurato di sostenere la Costituzione sono banditi da futuri incarichi se coinvolti in una "insurrezione" o "rivolta". La formulazione è considerata vaga e non menziona esplicitamente la presidenza. Finora è stata applicata solo due volte dal 1919. La sezione terza fu introdotta per impedire che qualsiasi funzionario civile o militare che aveva servito negli Stati Uniti prima della Guerra civile riguadagnasse posizioni di autorità se aveva tradito il suo Paese sostenendo la Confederazione sudista.
IL TESTO
Ecco le parole contenute nel quattordicesimo emendamento degli Stati Uniti d'America: "Nessuno potrà essere senatore o rappresentante al Congresso, o elettore del presidente e del vicepresidente, o ricoprire alcuna carica, civile o militare, sotto gli Stati Uniti, o sotto qualsiasi Stato, se, avendo precedentemente prestato giuramento, in qualità di membro del Congresso, o come funzionario degli Stati Uniti, o come membro di qualsiasi legislatura statale, o come funzionario esecutivo o giudiziario di qualsiasi Stato, di sostenere la Costituzione degli Stati Uniti, si sarà impegnato in un'insurrezione o ribellione contro la stessa (Costituzione), o avrà dato aiuto o conforto ai suoi nemici. Ma il Congresso può, con un voto di due terzi di ciascuna Camera, rimuovere tale incapacità"