Suite 102.5Suite 102.5Suite 102.5
On air
Suite 102.5
Con Francesca Cheyenne, Niccolò Giustini e Simone Palmieri

In Europa rallenta l’aspettativa di vita: gli italiani sono meno longevi di 0,36 anni.

In Europa rallenta l’aspettativa di vita: gli italiani sono meno longevi di 0,36 anni.

In Europa rallenta l’aspettativa di vita: gli italiani sono meno longevi di 0,36 anni. Photo Credit: IpaAgency


Secondo una ricerca dell'Università di East Anglia, nel Regno Unito, l'aumento dell'aspettativa di vita umana ha subito un rallentamento in tutta Europa, a partire dal 2011. Un nuovo studio, pubblicato su “The Lancet Public Health”, rivela che i principali responsabili di questa “regressione” sono il cibo che mangiamo, l'inattività fisica e l'obesità, ma anche la recente pandemia, che ha comportato un'accelerazione negativa nel periodo considerato.

La ricerca

Dal 1990 al 2011, infatti, la riduzione dei decessi per malattie cardiovascolari e tumori ha continuato a portare a miglioramenti sostanziali nell'aspettativa di vita, ma dopo decenni di costante avanzamento i dati hanno subito un rallentamento, con marcate differenze internazionali.
Dopo il 2011 i rischi maggiori come l'obesità, l'ipertensione e il colesterolo alto sono aumentati, o hanno smesso di migliorare, in quasi tutti i Paesi, a dimostrazione di come “trattamenti e cure migliori non siano sufficienti” a compensarne i danni, come ha osservato il ricercatore capo della Norwich Medical School dell'UEA, Nick Steel.

La situazione nel nostro Paese

L’analisi dei dati relativi all’Italia evidenzia tre periodi chiave. Dal 1990 al 2011 l’aspettativa di vita nel nostro Paese ha registrato un incremento medio annuo di 0,24 anni. Un aumento che testimonia i progressi compiuti nel campo della salute pubblica e della medicina. La crescita, poi, è rallentata dal 2011 al 2019, con un incremento medio annuo di 0,16 anni. Gli anni tra il 2019 e il 2021, invece, sono stati fortemente influenzati dalla pandemia, che ha avuto un impatto significativo sull’aspettativa di vita poiché, in questo periodo, si è registrata una perdita media annua di 0,36 anni. Tuttavia, a registrare la performance peggiore è il Regno Unito.
Ciò significa che anziché sperare di vivere più a lungo dei nostri genitori o nonni, potremmo scoprire che stiamo via via morendo prima, nonostante non abbiamo ancora raggiunto un limite biologico per la longevità poiché, in molti Paesi, questa continua a migliorare a dimostrazione del fatto che il limite naturale di vita umana non è ancora raggiunto, ma le cause nella discesa negativa siano da ricercare altrove.



Prevenzione

Confrontando i Paesi coinvolti nella ricerca, si è osservato come quelli che hanno adottato politiche sanitarie efficaci come Norvegia, Islanda, Svezia, Danimarca e Belgio, hanno anche mostrato una maggiore resilienza agli shock sanitari (come, appunto, la pandemia di Covid-19). Sempre questi Paesi hanno anche registrato una diminuzione dei decessi per malattie cardiovascolari, rendendo evidente l’importanza di politiche governative mirate a migliorare la salute pubblica a lungo termine, permettendo di eleggere a parola chiave, per invertire nuovamente la tendenza, il termine “prevenzione”.


Argomenti

Europa
IpaAgency
Italia
longevità
prevenzione

Gli ultimi articoli di Lucrezia Bernardo