In Italia l'abbandono scolastico è più alto che nel resto d'Europa. E specie al sud ci sono giovani che non studiano e non lavorano
In Italia l'abbandono scolastico è più alto che nel resto d'Europa. E specie al sud ci sono giovani che non studiano e non lavorano
07 settembre 2022, ore 13:00
Sono questi i risultati di uno studio condotto da Save The Children in occasione dell'avvio dell'anno scolastico. In Italia si confermano profonde differenze territoriali, il Sud arranca
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Una delle grandi emergenze del nostro paese riguarda la scuola. La conferma arriva da un rapporto di Save The Children. La dispersione scolastica, il tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione, nel nostro paese è al 12,7%, ancora lontano dal traguardo fissato dal Consiglio dell'Unione Europea del 9% entro il 2030. Peggio dell’Italia in Europa fanno solo Spagna ( al 15,3%) e Romania ( al 13,3%). Inoltre il 9,7% dei diplomati dimostra di non avere le competenze minime necessarie per entrare nel mondo del lavoro o per accedere alle Università. C’è poi una fetta significativa di giovani che resta ferma in mezzo al guado: il 23,1% di coloro che hanno tra i 15 e i 29 anni non studia e non lavora. Anche su questo fronte l’Italia fa peggio degli altri paesi dell’Unione Europea, dove la media è di questi giovani inattivi è al 13,1%.; in Francia è in Germania questo parametro è sotto il 10%. Questi dati emergono dal nuovo rapporto ''Alla ricerca del tempo perduto - Un'analisi delle disuguaglianze nell'offerta di tempi e spazi educativi nella scuola italiana'' , presentato oggi da Save the Children, in vista della riapertura delle scuole per il nuovo anno scolastico.
DIFFERENZE TERRITORIALI
Come capita su molti fronti, anche su scuola e istruzione in Italia emergono profonde differenze territoriali. Le basse competenze al termine del periodo scolastico si registrano soprattutto al sud: il picco negativo si registra in Campania con il 19,8%. Se guardiamo poi alle competenze nelle singole materie, in Campania, Calabria e Sicilia più del 60% degli studenti non raggiungono il livello base delle competenze in italiano, mentre quelle in matematica sono disattese dal 70% degli studenti in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. L’abbandono scolastico prima della fine del percorso va forte soprattutto in Sicilia, con il 21,1% a fronte di una media nazionale al 12,7%. In questa classifica poco virtuosa seguono Puglia, Campania e Calabria. E navigando verso sud le cose peggiorano anche sul fronte dei giovani inattivi: in regioni come Sicilia Campania Calabria e Puglia il numero di coloro che hanno un lavoro è più basso di quelli che restano a casa.
I SERVIZI PORTANO FIDELIZZAZIONE
Come è prevedibile, nelle zone dove la scuola funziona meglio e offre servizi adeguati il tasso di abbandono è più basso. Si ridice dove ci sono locali ben tenuti, mense, palestre e lezioni a tempo pieno. Il che accade tendenzialmente al nord e al centro. Solo nelle province dell’Italia centro settentrionale per esempio il 50% almeno delle scuole primarie è provvisto della mensa scolastica, fondamentale per assicurare il tempo pieno, ma preziosa anche per garantire a tutti in bambini, soprattutto quelli in povertà assoluta, un'alimentazione corretta per lo sviluppo psico-fisico e uno spazio importante di socialità e relazione.