In testa alla classifica generale (dei 28 big) c’è Marco Mengoni. La terza serata riparte da qui
In testa alla classifica generale (dei 28 big) c’è Marco Mengoni. La terza serata riparte da qui Photo Credit: Fotogramma.it
09 febbraio 2023, ore 02:19 , agg. alle 05:50
Nella top five, sempre della sala stampa, della seconda serata primi Colapesce & Dimartino. Ora occhi puntati su stasera, quando sul palco dell’Ariston tornano tutti i 28 big in gar
Nella classifica generale, sulla base del voto della sala stampa alla fine della seconda serata del festival di Sanremo, al primo posto c’è Marco Mengoni con due vite. A seguire Colapesce & Dimartino con Splash, Madame con Il bene nel male, Tananai con Tango, Elodie con Due. All’ultimo posto, il 28°, c’è Sethu con Cause perse.
I 28 NELLA CLASSIFICA DELLA SALA STAMPA
Marco Mengoni guida la classifica generale della sala stampa del festival di Sanremo. A seguire Colapesce Dimartino, Madame, Tananai, Elodie, Coma Cose, Lazza, Giorgia, Rosa Chemical, Ultimo, Leo Gassmann, Mara Sattei, Colla Zio, Paola e Chiara, Cugini di Campagna, Levante, Mr Rain, Articolo 31, Gianluca Grignani, Ariete, Modà, Gianmaria, Olly, Lda, Will, Anna Oxa, Shari, Sethu.
LA SECONDA SERATA IN PILLOLE
Amadeus celebra nella seconda serata un pezzo di storia della musica, riunendo insieme per la prima volta Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano. Sul palco trovano cittadinanza i diritti negati in Iran, con la testimonianza dell'attivista Pegah Moshir Pour, e nelle carceri minorili, con il monologo di Francesca Fagnani, che critica - senza citarlo - il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri. Ma a dare la scossa è Fedez, con un freestyle dal palco della Costa Smeralda in cui attacca tra l'altro il viceministro ai Trasporti Bignami e la ministra per la Famiglia Roccella. "Il testo non era stato annunciato allo staff Rai, me ne assumo tutta le responsabilità", precisa il rapper.
FEDEZ
Nel pezzo, scritto da Salmo, Fedez parte dal caso Rosa Chemical, "forse è meglio il viceministro vestito da Hitler", dice strappando la foto di Galeazzo Bignami. "Purtroppo l'aborto è un diritto sì, ma non l'ho detto io l'ha detto un ministro", affonda contro Roccella. "A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti, perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons, guardo come mi diverto". C'è anche un riferimento alla sua malattia e alla morte di Gianluca Vialli: "Ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto, se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto il ricordo di Gianluca che porto su questo palco".
IL COMICO SCOMODO
Amadeus aveva avvisato: "Invito a cambiare canale chi si indigna, chi si scandalizza. Cambiate canale e andate a dormire! E' una scelta libera. Non avete cambiato canale? Allora beccatevi Angelo Duro". E così, sul palco dell'Ariston è arrivato, in un orario notturno super 'protetto', il politicamente scorretto di Angelo Duro, che si autodefinisce "comico immorale". Duro si scaglia contro l'omologazione: "Il vero trasgressivo sono io che non ho nemmeno un tatuaggio", dice prima di togliersi i pantaloni sul palco. "Io non bevo alcol, solo acqua. Questo è trasgressivo", aggiunge. Quindi spiega di aver avuto successo perché secondogenito: "Ho fatto tesoro di tutte le cazzate fatte da mio fratello più grande. Ho avuto la strada spianata", come Amerigo Vespucci che in America ci è arrivato dopo Colombo ma gli ha dato il nome. Poi parla della vita di coppia e consiglia di non essere ipocriti e di "andare a putt...". "Questo salva la coppia. Non quelli che fanno le corna segretamente con l'amica della moglie", sottolinea con tono scostante e voce stentorea, prima di abbandonare il palco alzando il dito medio verso il pubblico. "Forse stasera sarà decollata la sua carriera ma magari è finita la mia", commenta sorridendo Amadeus all'uscita del comico.