In tutta Italia si ricorda la Strage di Capaci, l’attentato e la morte del giudice Falcone, avvenuta il 23 maggio 1992

In tutta Italia si ricorda la Strage di Capaci, l’attentato e la morte del giudice Falcone, avvenuta il 23 maggio 1992

In tutta Italia si ricorda la Strage di Capaci, l’attentato e la morte del giudice Falcone, avvenuta il 23 maggio 1992


23 maggio 2021, ore 08:00
agg. 24 maggio 2021, ore 10:50

Il 23 maggio del 1992 l'attentato di Capaci in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro; oggi le manifestazioni per non dimenticare

Sono passati 29 anni dalla morte del giudice Giovanni Falcone, nella strage di Capaci, e ogni anno, il 23 maggio, si svolgono in tutta Italia diverse manifestazioni per ricordare la morte del magistrato, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, nella strage di Capaci.


La ricostruzione dell’accaduto

Il giudice Giovanni Falcone stava rientrando a casa da Roma insieme alla mogie Francesca. La coppia era in viaggio su un aereo dei servizi segreti partito dall’aeroporto romano di Ciampino, atterrando a Palermo Punta Raisi attorno alle 16.40 ed era atteso da tre auto blindate e dalla scorta che lo sorvegliava da dopo il fallito attentato del 1989 dell’Addaura. Il corteo si mette in viaggio verso il capoluogo siciliano. Alla guida di una delle auto il giudice falcone, nella sua vettura ci sono anche la moglie e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. Davanti a lui una prima vettura con a bordo con gli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, e dietro l’altra vettura di servizio con gli agenti Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.


La bomba

Il corteo delle tre auto entra in autostrada, diretti a Palermo e alle 17:58, esattamente al chilometro 5 della A29, all’altezza dello svincolo di Capaci-Isola delle Femmine, scoppia un potente ordigno che era stato collocato in una galleria scavata sotto la strada. Si scoprirà che a premere il telecomando che azionò una carica di cinque quintali di tritolo, era stato Giovanni Brusca. Solo pochi istanti prima dell’esplosione della bomba, Giovanni Falcone aveva rallentato per prendere un mazzo di chiavi dal cruscotto della sua vettura. L’esplosione provocò la morte del giudice e di altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. L’esplosione provocò anche 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza.


I processi

Il processo per la strage di Capaci iniziò nell'aprile del 1995, tra gli imputati c'erano Salvatore Riina, Bernardo Brusca, Giuseppe Calò, Benedetto Santapaola, Giuseppe Madonia. Nel 1997 la prima sentenza della corte d'Assise di Caltanissetta, condanne e assoluzioni confermate nell'aprile del 2000 dalla Corte d'assise d'appello. Nel maggio di due anni dopo la Corte di Cassazione annullò alcune delle condanne. Le dichiarazioni di un pentito, Gaspare Spatuzza, riaprirono le indagini nel giugno 2008 e l'anno successivo iniziò il troncone di processo chiamato "Capaci bis". Il 26 luglio 2016 la Corte d'Assise di Caltanissetta condannò in primo grado alcuni degli imputati, tra cui, Madonia, Lo Nigro, Pizzo e Tinnirello all'ergastolo, sentenza confermata dalla Corte d'Assise d'Appello il 21 luglio 2020. Durante gli anni venne aperta anche una inchiesta sui “mandanti occulti”, ma nel 2013 la Procura di Caltanissetta la archiviò perché non vennero trovati riscontri investigativi.


La commemorazione

Ogni anno, il 23 maggio, si tiene a Palermo e a Capaci la commemorazione del magistrato Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo con diversi eventi a ricordare le figura del magistrato nella lotta contro la mafia. Quest’anno il programma prevede anche la presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La lunga giornata partirà dalla banchina del porto con l’esibizione dell'orchestra di studenti dell'Istituto Regina Margherita di Palermo. Saranno presenti il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone. La cerimonia istituzionale si terrà, a partire dalle 8.50 nell'aula bunker del carcere Ucciardone, dove venne celebrato il primo maxiprocesso alla mafia con gli interventi istituzionali dei Ministri dell'Interno, Luciana Lamorgese, della Giustizia, Marta Cartabia, di quello per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, del Capo della Polizia, Lamberto Giannini, del Comandate Generale del Carabinieri, Teo Luzi, del comandante generale della Finanza Giuseppe Zafarana, del Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi e alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il momento conclusivo delle celebrazioni sarà tra le 17.40 e le 17.58, quando sotto l'Albero Falcone, verrà eseguito il Silenzio in onore delle vittime da parte della Polizia di Stato e verranno letti i nomi dei caduti nelle stragi di Capaci e di Via d'Amelio. L'evento sarà seguito da dirette social sulle pagine della Fondazione Falcone.


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