In un futuro (vicino) potrebbe bastare un telefono per comunicare con lo spazio
27 dicembre 2024, ore 19:00
Il test condotto dall'Esa è riuscito: un satellite 'Leo 3' ha inviato un segnale in un Centro dell'Agenzia Spaziale Europea collocata nei Paesi Bassi e la connessione è rimasta stabile
La celebre frase “ET telefono casa” con cui il simpatico alieno di Spielberg esprime il desiderio di contattare i suoi simili per tornare sul suo pianeta potrebbe presto essere una nuova realtà. Quella in cui basta un cellulare per comunicare con lo spazio, scenario aperto dalla prima storica connessione 5G diretta fra la Terra e un satellite in orbita bassa, che si trova cioè a una quota compresa fra 200 e 2000 chilometri. E’ il test riuscito all’Agenzia spaziale europea che ha messo a terra il suo programma con l’obiettivo dichiarato di integrare le reti cellulari con quelle spaziali per connettere tutti, ovunque e in ogni momento, che ci si trovi in una grande città o in un piccolo centro isolato in montagna. Tra i benefici la gestione delle emergenze in zone remote, la telemedicina ma anche il miglioramento dei servizi Internet sui voli aerei.
LE APPLICAZIONI
I risvolti positivi sono diversi. Abbiamo già citato la gestione delle emergenze in zone remote, la telemedicina ma anche il miglioramento dei servizi Internet sui voli aerei. Grazie a questa nuova tecnologia, chiamata 5G Non-Terrestrial Network (Ntn), i satelliti che si trovano nella bassa orbita terrestre possono supportate servizi che richiedono connessioni interattive in tempo reale. Così si potrebbero anche controllare veicoli autonomi o supportare operazioni industriali a distanza in ogni parte del mondo.
IL TEST
La prova è stata compiuta attraverso il satellite Leo 3 gestito dall'azienda Telesat che ha inviato un segnale al Centro per la ricerca scientifica e tecnologica dell'Agenzia Spaziale Europea (Estec) che si trova nei Paesi Bassi e la connessione, ha sottolineato l'Esa sul suo sito, è rimasta stabile per tutto il tempo dell'esperimento. Inoltre per la connessione è stata utilizzata una tecnologia 5G diversa da quella adottata per le comunicazioni sulla Terra. Altra novità rilevante è nel fatto che la comunicazione è avvenuta in linea con gli standard sviluppati dall'organizzazione internazionale Third Generation Partnership Project (3Gpp). Questo vuol dire, ed è un risvolto conveniente anche sotto il profilo economico, che i dispositivi mobili potrebbero connettersi direttamente ai satelliti, riducendo costi e complessità delle infrastrutture terrestri. Così se E.T. dovesse precipitare sulla terra, oggi, potrebbe davvero chiedere in prestito ad un umano qualsiasi un cellulare per comunicare con i fratelli extra terrestri e fare ritorno a casa.