13 luglio 2017, ore 18:27 , agg. alle 12:00
Cercava di spegnere un incendio divampato vicino al proprio terreno
Un uomo di 69 anni di San Pietro in Guarano – in provincia di Cosenza in Calabria - è morto carbonizzato mentre cercava di spegnere un incendio divampato vicino al proprio terreno, nella frazione San Benedetto. E' la seconda vittima di oggi in Calabria. La prima un altro anziano morto per un malore mentre era alle prese con un rogo. Si aggrava l'emergenza in tutta Italia. In un mese, da meta' giugno ad oggi, e' andato in fumo tutto quel che e' bruciato nell'intero 2016, secondo i dati di Legambiente: 26.024 ettari di superfici boschive persi nelle fiamme, pari al 93,8% della superficie totale bruciata nell'intero anno scorso. Le regioni piu' colpite sono la Sicilia con 13.052 ettari, la Calabria con 5.826 e la Campania con 2.461.
I roghi sul Vesuvio sono quasi del tutto esauriti e si contano i danni valutati in almeno cento milioni di euro, oltre alla ferita a un territorio già provato, tanto che si guarda già alle piogge autunnali con timore, quando il rischio frane appare elevato. Il cardinale di Napoli Sepe ha parlato di un disegno perverso e assassino dietro agli incendi che hanno devastato il Vesuvio. In Sicilia, roghi spenti, mentre in Calabria due anziani hanno perso la vita nei loro terreni mentre cercavano di domare le fiamme. Intanto in Sardegna, in Gallura i mezzi antincendio sono al lavoro per fronteggiare i roghi che si sono sviluppati ieri, un migliaio le persone evacuate dalle strutture turistiche minacciate dalle fiamme. In Basilicata, spento il rogo in provincia di Matera, a Metaponto di Bernalda, la situazione sta tornando alla normalità, erano stati evacuati tre campeggi che ospitavano circa 700 persone.