09 dicembre 2023, ore 17:00 , agg. alle 17:45
Al momento escludiamo il dolo, ha detto il procuratore Francesco Menditto, titolare dell’inchiesta
Le fiamme divampate ieri sera nell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, che ha causato tre morti, sono partite dall'esterno della struttura, coinvolgendo i rifiuti stoccati sul retro dell’edificio. Le fiamme si sono poi propagate all'interrato fino al pronto soccorso, con il fumo che ha invaso il nosocomio. "Abbiamo acquisito numerose immagini dall'impianto di videosorveglianza, da cui abbiamo un quadro chiaro su quanto accaduto e attraverso le quali al momento possiamo escludere il dolo", ha detto il procuratore di Tivoli Francesco Menditto, durante una conferenza stampa che si è tenuta nelle scorse ore. Aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e incendio doloso. ''La città è ferita. Faremo tutto quanto e' necessario per fare chiarezza. L'intervento dei soccorritori è stato tempestivo. Nessuno è morto tra le fiamme'', ha spiegato il magistrato. Alcune aree dell’ospedale San Giovanni Evangelista sono state poste sotto sequestro. Per le tre vittime del rogo, che erano ricoverate in medicina generale e in medicina d’urgenza, è stata disposta l'autopsia. Due dei malati deceduti, secondo quanto si è appreso, sono morti durante le operazioni di soccorso mentre il cuore della terza persone ha smesso di battere durante il trasporto.
Incendio all’ospedale di Tivoli, parla il comandante dei vigili del fuoco
''L'intervento di spegnimento è durato fino a stamattina, alcuni focolai rimanevano e quindi dovevamo mantenere costantemente il personale pronto a spegnare eventuali rinvigorimenti del fuoco. Molto pesante e coinvolgente è stata l'attività di soccorso dei degenti che non potevano essere trasportati autonomamente: attraverso le scale antincendio, nelle due estremità, li abbiamo trasferiti con dei teli e affidati alle ambulanze che facevano la spola”. Così il comandante provinciale di Roma dei vigili del fuoco Adriano De Acutis, nel corso della conferenza stampa convocata oggi dal procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto. ''I carabinieri sono intervenuti nei primissimi minuti dell'incendio e si sono subito lanciati nel salvataggio delle persone più deboli e con difficoltà deambulatorie, anche trasportandole direttamente sul materasso, cercando di mettere in salvo più persone possibile, forzando le porte bloccate e respirando fumi tossici”, ha raccontato Davide Giaculli, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Tivoli.