Individuato il ladro dell’ampolla con il sangue di Papa Giovanni Paolo II, ancora nessuna traccia della reliquia

Individuato il ladro dell’ampolla con il sangue di Papa Giovanni Paolo II, ancora nessuna traccia della reliquia

Individuato il ladro dell’ampolla con il sangue di Papa Giovanni Paolo II, ancora nessuna traccia della reliquia


13 novembre 2020, ore 13:36

I carabinieri hanno denunciato un uomo, residente in Toscana, già noto per furti di oggetti sacri, accusato di aver trafugato la reliquia dalla Cappella del Crocefisso del Duomo di Spoleto; potrebbe essere finita nelle mani di ricettatori o collezionisti privati

Trovato il ladro dell’ampolla con il sangue di Papa Wojtyla

A quasi due mesi dal furto, avvenuto il 23 settembre scorso nel Duomo di Spoleto, i carabinieri della città umbra hanno individuato e fermato un uomo, a cui è stato contestato il reato di furto aggravato, accusato di aver rubato l’ampolla che conteneva gocce di sangue di Papa Giovanni Paolo II. Si tratta di un 59enne, residente a Figline Valdarno, in Toscana, già noto agli investigatori per furti, nel passato, legati ad oggetti sacri. Insomma, come hanno precisato i carabinieri, un professionista, soprattutto, per la dimestichezza con la quale ha agito. 

Decisivi i video dei circuiti di sorveglianza 

Ad accorgersi della scomparsa della reliquia, come ha precisato l’Arcidiocesi di Spoleto, la sacrestana del Duomo, al momento della chiusura serale. Immediata la denuncia ai carabinieri che hanno visionato le immagini del circuito interno di sorveglianza, ma non solo. Hanno analizzato, attentamente, anche i video delle telecamere posizionate nelle strade e nei vicoli vicini alla Basilica, che hanno ripreso i movimenti dell’uomo fermato, prima, dopo il furto e durante la fuga verso la locale stazione ferroviaria, dove ha preso un treno diretto a Foligno, per poi tornare a casa, in Toscana. 

Preso il ladro, ma la reliquia non si trova

Individuato il presunto ladro, adesso bisogna recuperare la reliquia, l’ampolla con le gocce di sangue di Karol Wojtyla, incastonata in un reliquiario dorato, donato alla Chiesa di Spoleto-Norcia, il 28 settembre del 2016, dall’allora Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Stanislaw Dziwisz. Secondo gli investigatori l’oggetto sacro sarebbe finito nelle mani di ricettatori o collezionisti privati e, quindi, sul mercato clandestino, con il rischio concreto di non poter essere più recuperato.  

Già nel passato un furto legato a Giovanni Paolo II 

Nel gennaio del 2014, tre giovani dell’Aquila rubarono una reliquia con il sangue di Papa Wojtyla, nella piccola chiesa a lui dedicata, a San Pietro della Jenca, borgo ora disabitato nella valle del Vasto, in Abruzzo. Approfittarono dei lavori nell’edificio sacro, in cui era impegnato proprio uno di loro. In quel caso ruppero il reliquiario gettando frammenti e filamenti, successivamente ricomposti, una volta rinvenuti, dalle unità specializzate. I ladri ottennero, da subito, il perdono della Chiesa e, poi, quello della giustizia penale, che li ha impegnati in lavori di pubblica utilità. 


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