Iniziare l'anno all'insegna del sorriso, Belli ciao di Pio e Amedeo è un film che ci fa bene
03 gennaio 2022, ore 17:00
I due comici raccontano con ironia e intelligenza l'esodo di tanti giovani del sud verso Milano
Un esordio record
Il nuovo film di Pio e Amedeo, Belli ciao, consente al cinema italiano di iniziare l'anno in bellezza. La pellicola ha raccolto poco meno di un milione di euro nei primi due giorni di uscita, superata nel weekend solo dalla corazzata Spider-Man: No way home, che ha raggiunto nel fine settimana 1 milione e 400 mila euro per un totale di incassi che arriva in Italia a più di 20 milioni di euro. Pio e Amedeo però hanno battuto concorrenti di tutto rispetto tra cui l'attesissimo ritorno di Matrix, con il capitolo Ressurections, e Me contro Te - Persi nel tempo, il nuovo film degli yuotuber Luì e Sofì, amatissimi da più piccoli. Belli ciao è diretto da Gennaro Nunziante, il regista dei primi quattro felicissimi film del fenomeno Checco Zalone.
Belli ciao
Belli ciao è un film che ci fa bene perchè riesce nell'intento di farci sorridere con garbo, senza volgarità e senza cliché fin troppo abusati. E' la storia di Pio e Amedeo, due amici pugliesi che, per il loro futuro, scelgono strade diverse. Pio decide il grande salto, il trasferimento nel rutilante mondo della finanza milanese. Amedeo, invece, resta al 'paese', mettendo i suoi talenti a disposizione del posto in cui è nato e facendo l'assessore in una giunta comunale tanto scapestrata quanto genuina. Le strade dei due, però, dopo 20 anni di silenzio, si ricongiungeranno, dando il via a una serie di situazioni esilaranti, ma talvolta anche emozionanti, come emozionante può essere riscoprire un'amicizia dopo tanto tempo. Insieme, nonostante l'improbabile accento padano del figliol prodigo Pio, decideranno di gestire una comunità di recupero per 'meridionali trasferiti a Milano'. L'ultima scena del film vi strapperà più di una risata e darà il senso di cosa significa tornare a casa dopo essersi adattati a un mondo e a un ritmo di vita lontani dalla propria realtà.