31 dicembre 2018, ore 10:43 , agg. alle 11:30
In carcere Marco Piovella, indicato come possibile mente del blitz, un altro leader, Nino Ciccarelli, per ore in Questura
E’ Marco Piovella il capo ultras della curva dell’Inter arrestato oggi nell'ambito dell'inchiesta sugli scontri avvenuti prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre scorso. Piovella, 34 anni, soprannominato “il rosso” è uno dei leader della “Curva Nord”, in particolare dei “Boys”, e responsabile delle coreografie da diversi anni. Il 29 dicembre Piovella si era recato in questura, dopo che era stato indicato da Luca Da Ros, uno dei primi tre arrestati, come l'ispiratore dell'agguato ai tifosi napoletani. Le indagini, su quanto accaduto prima di Inter-Napoli del 26 dicembre continuano e il quadro che sembrerebbe emergere è di una rete di organizzazioni, per cui il calcio non è nulla più che un pretesto. Il Gip di Milano, Guido Salvini, nell’ordinanza di conferma della custodia cautelare in carcere per i tre ultras arrestati, all’indomani della violentissima rissa in strada, scrive di ‘un’azione di stile militare, preordinata e avvenuta a distanza, che ora può scatenare azioni simili e anche episodi di rappresaglia’. Parole durissime e che non hanno bisogno di commento. Secondo varie fonti, poi, risulterebbe indagato, ma a piede libero Nino Ciccarelli, 49 anni, personaggio di spicco del tifo estremo interista. Fondatore del gruppo dei ‘Vikings’, Ciccarelli è molto noto alle cronache giudiziarie, con 12 anni di carcere alle spalle e 5 di Daspo ancora in corso. Convocato dalla Digos in Questura, è stato trattenuto fino alla tarda serata di ieri.