15 marzo 2023, ore 14:00
Il ventenne Nour Amdouni, nell'agosto scorso, a Milano, aveva travolto il piccolo Momo Moubarak di 11 anni che era in bici. Secondo il giudice per l'udienza preliminare la pena di cinque anni è troppo bassa
No del Gup
No alla richiesta di patteggiamento a cinque anni per Nour Amdouni. La pena per il giudice dell’udienza preliminare è infatti troppo bassa per un fatto così grave, e questo nonostante il parere favorevole della Procura. Lo scorso 9 agosto il ventenne aveva travolto e ucciso un bimbo di 11 anni, Momo Moubarak mentre era in bici in via Bartolini a Milano a poca distanza dal ristorante. Poi si era dato alla fuga, ma si era costituito quattro ore dopo la tragedia.
In carcere da agosto
Nei giorni successivi alla confessione era arrivata per Nour Amdouni, su richiesta del pm, l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nell'interrogatorio dopo l'arresto, davanti al giudice per le indagini preliminari, il ragazzo, pur ammettendo l'investimento, aveva spiegato di non essersi accorto di aver travolto il bimbo. E non aveva dato segnali di aver preso consapevolezza della gravità di quello che aveva fatto e delle condizioni in cui guidava per cui il gip aveva respinto una richiesta di domiciliari.
Alla guida senza patente e sotto l'effetto della cannabis
In effetti, dalle indagini era risultato sotto l’effetto di cannabinoidi, guidava senza patente e con una gamba ingessata. Al patteggiamento, che aveva avuto il via libera del pm Rosario Ferracane, titolare dell'inchiesta, si erano opposti i familiari del bambino, parti civili con l'avvocato Salvatore Bottari. Nell'accordo di patteggiamento, tra l'altro, non era stato compreso un risarcimento e la famiglia sta attendendo quello da parte della compagnia di assicurazione dell'auto. La richiesta di patteggiamento a 5 anni, pena non sospesa, per il 20 enne, che e' ancora in carcere (presente in aula, così come i familiari della vittima), era arrivata dopo la decisione di giudizio immediato, chiesto dal pm Ferracane e disposto dal gip Tommaso Perna, e nelle scorse ore non è stata ratificata dal gup Lorenza Pasquinelli.
Fissata una nuova udienza
A questo punto, il giudice dell’udienza preliminare ha fissato una nuova udienza per il 30 marzo, quando sarà indicato un nuovo gup e a quel punto l'imputato, difeso dal legale Robert Ranieli, sarà processato con rito abbreviato.