23 novembre 2024, ore 16:30 , agg. alle 17:14
Non sono coraggiosa, ha scritto sui social la modella 23enne, ho solo fatto quello che era necessario. L'ex , denunciato per stalking, si difende, sono innocente, usato come capro espiatorio
Scarcerato dopo tre ore di interrogatorio davanti alla gip milanese Angela Magelli, nel carcere di San Vittore. Alessandro Basciano era stato arrestato ieri con l’accusa di stalking nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni, 23 anni, modella, ex tronista di Uomini e donne, influencer lei stessa che con Basciano aveva intrecciato una relazione due anni fa. Nel 2023 i due erano diventati genitori di Celine, ma la storia aveva preso, secondo quanto denunciato dalla donna, una brutta piega. Alessandro Basciano si era rivelato ossessivo, violento e alla decisione di lei di troncare, avrebbe reagito male, mettendo in atto comportamenti da stalker.
Sophie Codegoni su Instagram, fatto solo ciò che era necessario
''Non ho potuto fare diversamente. Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo''. A scriverlo in una storia su Instagram è Sophie Codegoni, ex compagna dell'influencer Alessandro Basciano, arrestato ieri per stalking nei suoi confronti. ''Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa - scrive ancora Codegoni - mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo. In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia''. ''Adesso - conclude - devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa, un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano''.
Basciano, un capro espiatorio, secondo l'avvocato difensore
"Questo ragazzo è stato ucciso dalla stampa, è stato già fatto un processo mediatico, come accade in questi casi''. Aveva detto Leonardo D'Erasmo, il legale di Alessandro Basciano, uscendo dal carcere di San Vittore dove si è svolto l'interrogatorio. ''È stato utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che non ha commesso - ha sottolineato l'avvocato -. Ha risposto per tre ore al magistrato e ha dato la sua versione e le prove dei fatti che sono a sostegno di quanto realmente accaduto. Sono fiducioso del lavoro della magistratura e che presto avremo delle novità importanti''. A Basciano non saranno applicate misure alternative.