Ipotesi zone bianche rafforzate con coprifuoco alle 24 e restrizioni alla movida. Le Regioni guardano alle vaccinazioni per i vacanzieri
26 maggio 2021, ore 15:07 , agg. alle 15:59
In Italia le Regioni pensano a una zona bianca 'rafforzata' con coprifuoco alle 24 e altre restrizioni alla movida, per evitare una retrocessione nel caso in cui l'incidenza dei contagi Covid risalisse
In vista della possibile promozione di tre regioni nella fascia di rischio più bassa (Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna) i governatori scendono in campo per scongiurare l’"effetto Sardegna", la regione che dopo essere finita in zona bianca a marzo, registrò poi un notevole aumento dei contagi che ne determinò il conseguente passaggio in zona arancione e rossa. E per non rischiare di tornare indietro pensano di introdurre nuovi meccanismi condivisi a livello nazionale affinché sia tutelata la continuità delle aperture nei territori che hanno la più bassa diffusione del virus.
ZONE BIANCHE RAFFORZATE E LE ALTRE MISURE
L'ipotesi è quella del coprifuoco alle 24 (attualmente in zona bianca non c'è coprifuoco) e di altre misure anti-assembramento sulla movida, come l'obbligo di consumare solo seduti ai tavolini di bar e ristoranti all'aperto senza sostare in piedi davanti ai locali. Altra questione sul tavolo, nel caso si finisca nuovamente in zona gialla, di consentire il rientro in area bianca senza dover aspettare necessariamente tre settimane consecutive, qualora i dati lo consentano. Alcuni dei nodi si scioglieranno in queste ore in occasione del vertice tra i governatori a cui seguirà un incontro con l'Esecutivo.
LE VACCINAZIONI IN VACANZA
Il Commissario per l'Emergenza, Francesco Figliuolo, ha invitato i cittadini ad una programmazione in funzione delle villeggiature escludendo altre ipotesi, ma il governatore del Veneto, Luca Zaia, punta a superare le difficoltà tecniche legate a questo tipo di somministrazioni "la Conferenza dei presidenti discuterà questo tema, il Veneto lo pone per primo perchè vive di turismo" ha ribadito il presidente Zaia che punta ad utilizzare le settimane centrali di agosto per vaccinare chi fa vacanza e in generale gli operatori turistici nella regione. E a ferragosto "pochi richiami, se non per chi se li fissa". "Il coordinamento nazionale con il Commissario Figliuolo è vitale percè occorre connettere le regioni. Però è una questione di civiltà, non solo certificare come vaccinato il cittadino che non è del tuo territorio. E poi mancano i vaccini, per avere un magazzino più 'elastico' da adattare alle esigenze. Si potrebbero aprire agende specifiche per i turisti", ha concluso Zaia. Anche Giovanni Toti, presidente della Liguria - che registra 20mila prenotazioni di over 18 per AstraZeneca e Johnson & Johnson - insiste: "sarebbe opportuno portare in Conferenza delle Regioni la bozza di accordo Liguria-Piemonte per vaccinare i turisti, in modo che possa diventare una traccia per tutti coloro che lo vogliono fare".