Iran: giustiziato per impiccagione uomo con doppia cittadinanza tedesco-iraniana

Iran: giustiziato per impiccagione uomo con doppia cittadinanza tedesco-iraniana

Iran: giustiziato per impiccagione uomo con doppia cittadinanza tedesco-iraniana   Photo Credit: agenziafotogramma.it


29 ottobre 2024, ore 15:00

l'ira di Berlino per quello che è stato definito un 'omicidio' dal primo ministro Scholz e dalla responsabile degli esteri Baerbock. Anche l'UE insorge.

Condannato a morte nel 2023 per corruzione sulla terra e terrorismo, Djamshid Sharmahd, 69enne, è stato giustiziato lunedì probabilmente per impiccagione, nonostante tutte le proteste internazionali. Cittadino tedesco-iraniano, nel 2020 sarebbe stato rapito mentre si trovava a Dubai e portato dai servizi segreti degli Ayatollah in carcere a Teheran, dove si trovava da allora. La famiglia aveva denunciato in più occasioni il processo-farsa a cui era stato sottoposto con confessioni estorte tramite tortura.

LA REAZIONE DI BERLINO

Il governo tedesco aveva chiesto a più riprese la sua assoluzione e la revisione del giudizio, ma i tentativi sono stati vani. "L'esecuzione di Jamshid Sharmahd da parte del regime iraniano è un fatto scandaloso che condanno con la massima fermezza. A Jamshid Sharmahd non è stata data nemmeno la possibilità di difendersi dalle accuse mosse contro di lui nel corso del processo". A scriverlo, su X, è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, all'indomani dell'esecuzione. "Il governo federale ha ripetutamente condotto un'intensa campagna a favore del signor Sharmahd", scrive ancora Scholz, che estende poi "le più sentite condoglianze alla sua famiglia". Annalena Baerbock, titolare del ministero degli esteri tedesco ha condannato con fermezza ‘l’omicidio’ del connazionale e ha convocato ha convocato il capo dell'ambasciata iraniana per formalizzare "con la massima fermezza" la protesta. E ha, inoltre, reso noto che anche l'ambasciatore tedesco a Teheran, Markus Potzel, è stato poi richiamato a Berlino per ulteriori consultazioni, dopo essersi recato al ministero degli Esteri iraniano per protestare contro l'uccisione nei "termini più forti".

LA REAZIONE DELL'UE

L'Ue 'valuta misure di risposta' all'Iran dopo l'esecuzione del dissidente di origine tedesca Jamshid Sharmahd. Lo scrive su X l'Alto rappresentante Borrell. Mentre il ministero degli Esteri di Berlino ha convocato il capo dell'ambasciata iraniana per condannare l'esecuzione. 'Il cittadino europeo Jamshid Sharmahd è stato giustiziato in Iran. Condanniamo la sua uccisione nei termini più forti possibili - scrive Borrell - L'Ue si oppone fermamente alla pena di morte in ogni momento e in ogni circostanza. È una violazione del diritto alla vita e la negazione ultima della dignità umana. Ci uniamo al dolore della famiglia ed esprimiamo la nostra solidarietà al governo tedesco con cui siamo in contatto'.


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