30 settembre 2024, ore 20:00
Cercare di preservare la biodiversità urbana è una sfida per le città italiane. Limitare le attività umane più deleterie diventa molto importante. 3Bee ha stilato la classifica della città più naturali d’Italia.
Cercare di preservare la biodiversità urbana è una sfida per le città italiane. Questo diventa anche necessario per rispettare l’ambiente che ci circonda, vivere in un ambiente “più naturale” possibile e lasciare tutto ciò in eredità a chi verrà dopo di noi. Limitare quindi le attività umane più deleterie diventa molto importante.
Per capire a che livello di “naturalezza” si trovano le diverse città italiane, 3Bee ha stilato una classifica. Sono stati osservati 112 capoluoghi di provincia in base al parametro di “abbondanza di specie per uso del suolo indiretta”.
LA CLASSIFICA
Prendiamo in considerazione le prime dieci posizioni della classifica. Sul gradino più basso, al decimo posto, troviamo Messina, a salire Massa, Lucca, Reggio Calabria, e al sesto posto Pistoia. Queste sono città con un habitat molto vario, aree costiere e di montagna che garantiscono un’elevata biodiversità.
Spostandoci all’interno della top 5 troviamo Ascoli Piceno e al quarto posto L’Aquila. Queste città beneficiano nella vicinanza a grandi parchi naturali come il parco nazionale del Gran Sasso e quello dei Monti Sibillini. Anche la ricchezza di vegetazione, fiumi e grande presenza di montagne aiutano a preservare una grande varietà di specie e di biodiversità.
Entriamo nella zona podio. Medaglia di bronzo per Savona, al secondo posto troviamo Belluno e medaglia d’oro per Isernia. Questi sono centri urbani che si trovano in regioni con una grande copertura vegetale e un basso livello di antropizzazione: ossia tutti gli interventi di trasformazione e alterazione che l'uomo compie sul territorio allo scopo di adattarlo ai propri interessi e alle proprie esigenze. Tutti questi elementi favoriscono il mantenimento della biodiversità.
ROMA, MILANO E LE ALTRE GRANDI CITTA’
Le grandi città mostrano invece diverse criticità. Proteggere e accrescere la biodiversità non è semplice in luoghi in cui l’uomo ha trasformato, per sue esigenze, il territorio. Roma si trova al 66° posto, nonostante all’interno della città si trovino parchi e zone verdi, l’intervento dell’uomo e espansione urbana incontrollata penalizza la capitale.
Milano è al 98°, la città viene penalizzata da un grandissimo intervento dell’uomo con grandi aree cementificate e una scarsa presenza di aree verdi.
Altre grandi città come Torino (91° posto), Napoli (92° posto) e Catania (93° posto), hanno problemi simili: l’urbanizzazione intensa e la cementificazione.