18 ottobre 2016, ore 12:09
La sorte degli uomini delle bandiere nere sembra segnata, ma potrebbero comunque volerci settimane per stanarli
A Mosul, sarebbero rimasti solo 7000 combattenti del sedicente califfato, ormai stretti d’assedio dall’esercito iracheno, appoggiato dai Peshmerga curdi e dalle milizie sciite. Un totale di circa 30mila uomini. La sorte degli uomini delle bandiere nere sembra segnata, ma potrebbero comunque volerci settimane, per stanarli tutti. Terribili i rischi a cui è inevitabilmente esposta la popolazione. Gli uomini dell’Isis cercano di farsi vedere il meno possibile, si spostano in moto, si sono tagliati la barba, per confondersi con i civili. Mosul è una città strategica, ma anche un simbolo: da lì, dopo la caduta del giugno 2014, Abu Bakr al Baghdadi si autoproclamò califfo. Oggi, militarmente l’Isis è allo sfascio, ma potrebbe diventare ancora più pericoloso e incontrollabile, nelle sue reazioni. In Iraq, è notizia riportata questa mattina dal Corriere della Sera, sono impegnati anche i nostri elicotteri, pronti a evacuare i feriti della coalizione. Aprirebbero il fuoco, solo se attaccati.