Isole Canarie, in mare la lava del vulcano, paura per i gas nocivi, appello alla popolazione : "chiudetevi in casa"

Isole Canarie, in mare la lava del vulcano, paura per i gas nocivi, appello alla popolazione : "chiudetevi in casa"

Isole Canarie, in mare la lava del vulcano, paura per i gas nocivi, appello alla popolazione : "chiudetevi in casa"


30 settembre 2021, ore 10:30

A La Palma non si ferma l'eruzione del vulcano Cumbre Vieja, ormai da più di 10 giorni la lava continua ad uscire dalla bocca eruttiva. E' allarme per il rischio di gas nocivi

Una cascata di magma incandescente che si riversa, totalmente, nel mare da una scogliera: è questa l'immagine più impressionante osservata, per la prima volta, nella tarda serata di martedì a La Palma, isola delle Canarie colpita da oltre dieci giorni dall'eruzione del vulcano Cumbre Vieja. Un fiume di lava che ha creato un "delta" di materiale vulcanico fumante nell'oceano, alimentato da una colata attiva anche nelle ore successive.

Il rischio per i gas tossici

Il rischio, spiegano gli esperti, è che i gas generati dal contatto tra il magma e il mare siano tossici. E quindi l'appello agli abitanti delle zone prossime, quelle più vicine sono già state evacuate da giorni, è di rimanere in casa e chiudere porte e finestre, oltre a non avvicinarsi a meno di due chilometri da quel punto. Per adesso, comunque, la nube di gas rimane circoscritta all'area del contatto e non ha provocato conseguenze per la popolazione, ha precisato Maria Jesus Blanco, direttrice dell'Istituto Geografico Nazionale. Viene anche raccomandato l'uso di mascherine Ffp2 in tutta la zona dell'eruzione vulcanica, per proteggersi dall'eventuale caduta di cenere vulcanica.

I danni sono ingenti

Le colate della lava espulsa dal Cumbre Vieja hanno inghiottito oltre 470 ettari di terreno, seppellendo almeno 656 edifici, secondo le autorità locali e il sistema europeo Copernicus. Una catastrofe per chi ha perso la casa e per proprietari e lavoratori delle coltivazioni di banane, prima risorsa economica per La Palma, diverse delle quali sono state distrutte. "Ci vorranno anni o decenni di lavoro per recuperarci", ha affermato uno di questi agricoltori alla radio Cadena Ser. Seriamente danneggiata anche la rete stradale: oltre 19 chilometri sepolti della lava, tra cui parte di una provinciale che corre lungo la costa, motivo per il quale ora le località di Puerto Naos, La Bombilla y El Remo rischiano di rimanere isolate, affermano i media iberici.


Migliora il traffico aereo

Appare in miglioramento, invece, la situazione del traffico aereo. Nel pomeriggio di mercoledì alcune compagnie aeree hanno annunciato la ripresa dei voli da e verso La Palma. Poco prima che il premier spagnolo, Pedro Sanchez, annunciasse che tornerà prossimamente sull'isola, il governo aveva approvato una prima tranche di aiuti urgenti per l'isola, per un ammontare di 10,5 milioni di euro. Ma si ipotizza che ne serviranno molti di più.


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