Israele, esercito ordina evacuazione dei civili dal Nord di Gaza. Onu: "Conseguenze umanitarie devastanti"
13 ottobre 2023, ore 12:38
Migliaia di persone sono in fuga da Gaza City dopo l'ordine di evacuazione lanciato da Israele, mentre Hamas chiede ai cittadini di non lasciare le proprie abitazioni per la "falsa propaganda" di Gerusalemme
Questa mattina l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di tutti i cittadini del Nord di Gaza - oltre 1,1 milioni di persone, circa la metà di tutta la popolazione locale – verso il Sud della Striscia entro 24 ore: “È un’area in cui si svolgono operazioni militari. Questa evacuazione è per la vostra sicurezza”, hanno comunicato i responsabili militari di Gerusalemme. Migliaia di persone stanno lasciando le proprie case a Gaza City per dirigersi verso il Meridione, mentre Hamas, secondo quanto riportato da fonti israeliane, sta erigendo posti di blocco e barriere per impedire agli abitanti di lasciare la città palestinese. Intanto il ministro degli Esteri Tajani è arrivato in Israele: prima tappa il sud del Paese, a ridosso di Gaza.
ONU CHIEDE A ISRAELE DI REVOCARE EVACUAZIONE MENTRE HAMAS IMPEDISCE AI CIVILI DI LASCIARE LA ZONA
Le Nazioni Unite hanno chiesto a Israele di revocare l’evacuazione citando conseguenze umanitarie devastanti: “L’ONU si appella con forza perché un simile ordine, se confermato, sia ritirato per evitare di trasformare quella che è già una tragedia in una situazione di calamità”. L’annuncio israeliano è stato bollato da Hamas come parte di un tentativo di “trasmettere e diffondere falsa propaganda”. Intere famiglie hanno intrapreso la marcia di almeno 10 chilometri per mettersi al riparo dalla controffensiva che Israele annuncia prossima nella zona: chi non dispone di mezzi di trasporto sta procedendo a piedi con qualche bagaglio a mano, mentre medici e pazienti, in assenza di ambulanze e soluzioni adeguate per il ricovero dei malati più gravi, rimarranno nella zona di pericolo.
TAJANI A ISRAELE: "PRIORITÀ PER L'ITALIA È IL SALVATAGGIO DEGLI OSTAGGI"
Nel resto del mondo si è intanto alzata l’allerta per la chiamata di Hamas al “venerdì della rabbia”: in Italia polizia e intelligence sono in massima allerta, così come gli Stati Uniti. La Francia ha vietato manifestazioni pro Palestina, mentre il consiglio della Sicurezza nazionale e il ministro degli Esteri israeliani stanno facendo appello ai connazionali all’estero per evitare manifestazioni ovunque siano programmate. "La priorità per l'Italia è il salvataggio degli ostaggi. Faremo del nostro meglio per la messa in sicurzezza di questa gente innocente”, ha detto il ministro Tajani dal sud di Israele. Nel paese è giunto anche il segretario della Difesa americano, Lloyd Austin, mentre sono attese Ursula von der Leyen e Roberta Metsola. Israele è stata attaccata e quindi "ha il diritto di difendersi", ma "la questione palestinese deve essere risolta pacificamente" con la creazione di uno Stato indipendente con Gerusalemme Est come sua capitale: è quanto ha dichiarato il presidente russo Putin.