Israele non si ferma, nuovi attacchi a Gaza; a Gerusalemme manifestazione di protesta contro Nethanyau
Israele non si ferma, nuovi attacchi a Gaza; a Gerusalemme manifestazione di protesta contro Nethanyau Photo Credit: agenziafotogramma.it
08 gennaio 2024, ore 10:07
Tre mesi di guerra e nessuna prospettiva di pace. Ancora vittime nella Striscia di Gaza, ieri una bambina palestinese uccisa per errore. Il governo israeliano va avanti senza indugi
ANCORA SANGUE A GAZA
Superati i tre mesi di guerra in Medio Oriente e le prospettive di pace – o quantomeno di tregua- sembrano lontane. Israele continua a colpire su più fronti, lasciando cadere gli appelli internazionali. Nella notte ci sono stati intensi combattimenti a Gaza, l’aeronautica di Tel Aviv ha colpito diversi obiettivi strategici di Hamas, tra cui siti sotterranei e depositi di armi. Secondo alcuni media arabi, nelle ultime ore 8 persone sono morte in bombardamenti su un campo profughi della Striscia di Gaza, dove sarebbero stati bersagliati da droni anche due ospedali. A Gaza dal 7 ottobre sono già state uccise più di 22.800 persone.
ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO
Il conflitto si sta allargando e la tensione non si limita alla Striscia di Gaza. Sette miliziani di Hezbollah sono stati uccisi nel sud del Libano. Ieri c’era stato raid sulla Cisgiordania, dove 3 persone sono state arrestate per l'attentato in cui è morto un arabo-israeliano. La tv araba Al Jazeera ha espresso la sua indignazione per la morte di due suoi reporter impegnati a Gaza: uno di loro era il nipote di uno dei fondatori di Hamas.
MANIFESTAZIONI CONTRO NETHANYAU
Il premier israeliano Benjamin Nethanyau ha deciso di andare avanti con la linea dura, ha ribadito più volte che la guerra andrà avanti a lungo fino al completoi annientamento di Hamas, senza preoccuparsi troppo degli effetti collaterali. Ma non tutti sono con il capo del governo. Questa mattina nuova manifestazione di protesta davanti alla Knesset, il parlamento israeliano di Gerusalemme, in cui si chiedono le dimissioni di Nethanyau. Al momento però non è previsto nemmeno un rimpasto, nessun ministro verrà sostituito.
LE DIFFICOLTA' DELLA DIPLOMAZIA
Nel frattempo prosegue l’attività diplomatica: oggi la ministra degli Esteri tedesca Baerbock è in Israele. Il segretario di stato americano Antony Blinken è atteso invece in Arabia ed Emirati. Ieri davanti alle autorità israeliane ha sollecitato la fine della fase militare più dura e ha bollato come una tragedia l’uccisione per errore di una bambina palestinese.