Israele smentisce la possibilità di un cessate il fuoco in Libano. Onu, "il Paese è sull'orlo del baratro"

Israele smentisce la possibilità di un cessate il fuoco in Libano. Onu, "il Paese è sull'orlo del baratro"

Israele smentisce la possibilità di un cessate il fuoco in Libano. Onu, "il Paese è sull'orlo del baratro"   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


26 settembre 2024, ore 13:03

Il segretario Guterres ha parlato di "un inferno". Nelle scorse ore la proposta franco-americana per una tregua di 21 giorni. I raid proseguono

Una proposta per un cessate il fuoco immediato di 21 giorni al confine fra Libano e Israele, per dare la possibilità alla diplomazia di scongiurare l’escalation militare che si è prospettata nelle ultime ore. È quanto si chiede in un appello voluto dal Presidente americano Joe Biden e dal francese Emmanuel Macron. Una proposta appoggiata e negoziata anche dai Paesi europei, tra cui l’Italia, dall’Australia, il Canada e il Giappone, e da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Un accordo che permetta ai civili di tornare nelle loro case in sicurezza. E che risponde anche alle preoccupazioni delle Nazioni Unite, con il segretario generale Antonio Guterres che nel corso del Consiglio di Sicurezza ha parlato di "un inferno in Libano", con il Paese “sull’orlo del baratro”. Speranze che sembrano però rimanere disattese. 

NETANYAHU, NESSUN CESSATE IL FUOCO

“La notizia secondo cui ci sarà un cessate il fuoco è errata. Si tratta di una proposta franco-americana, alla quale il primo ministro non ha nemmeno risposto” ha dichiarato in una nota l’ufficio del premier, che anzi avrebbe dato ordine all’esercito di proseguire con i combattimenti, con tutta forza. Anche a Gaza, dove si proseguirà finché “tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti”. Netanyahu intanto è partito per New York, dove domani interverrà all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

NUOVI RAID

La guerra va avanti. L’esercito israeliano ha annunciato una nuova ondata di attacchi aerei contro Hezbollah in Libano. Nella notte sono stati 75 gli obiettivi militari colpiti nel sud e nell’est del Paese. E nelle ultime 24 ore, sono stati 81 i morti e più di 400 i feriti, come riferisce il Ministero della Salute di Beirut. Anche Hezbollah va all’attacco, e afferma di aver messo nel mirino complessi industriali israeliani a nord di Haifa. Intanto prosegue la fuga dei civili. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite, solo negli ultimi tre giorni gli sfollati, in Libano, sono più di 90mila.


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