Israele, stallo sulla proposta di accordo presentata dal presidente americano Biden
05 giugno 2024, ore 19:00
Spari questa mattina nei pressi dell'ambasciata Usa a Beirut
Si registra un momento di stallo sulla proposta di accordo, per un cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi, avanzata nei giorni scorsi dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, proposta che sta creando tensioni all’interno dell’esecutivo di Tel Aviv. Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele, leader dell’estrema destra, Ben Gvir ha annunciato che il suo partito sospenderà la partecipazione alla coalizione di governo fino a quando il primo ministro non avrà fornito dettagli in merito alla proposta di Washington. "Il premier nasconde la bozza dell'accordo con Hamas che prevede una clausola sulla fine della guerra e addirittura evita di presentarla al ministro Ben Gvir nonostante la sua promessa", ha sottolineato il partito 'Potere ebraico' di Itamar Ben Gvir. Netanyahu intensifica l’offesiva. "Siamo pronti ad un'azione molto forte nel nord. In un modo o nell'altro ripristineremo la sicurezza al nord del Paese", ha detto questa mattina il leader dello stato ebraico, visitando Kiryat Shmona dove ieri sono divampati gli incendi dopo il lancio di droni dal Libano. Hezbollah, invece, ha rivendicato il lancio di missili anticarro nell'alta Galilea. Il gruppo sciita ha affermato di aver sparato contro una postazione israeliana nella zona di Kfar Shuba. Intanto, l'esercito israeliano sta continuando la sua operazione con truppe di terra e raid nel centro della Striscia contro Hamas, in particolare nelle aree orientali del campo profughi di Bureij e a est di Deir al-Balah. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 36.586 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre sette mesi di guerra.
Sparatoria vicino all'ambasciata Usa a Beirut
Un gruppo di uomini armati questa mattina ha aperto il fuoco nei pressi dell'ambasciata americana a Beirut, in Libano. L'esercito ha risposto all'attacco. La sparatoria si è verificata vicino al compound diplomatico ad Awkar. Dei quattro assalitori uno è stato ucciso, un secondo aggressore è stato ferito.
Dalla stampa Usa accuse a Israele
Israele ha organizzato e pagato lo scorso anno una campagna di influenza negli Stati Uniti, con messaggi sui social volti a promuovere il sostegno allo stato ebraico per l'offensiva nella Striscia di Gaza. E' quanto scrive oggi il New York Times citando alcune fonti ben informate, secondo le quali il ministero degli affari della diaspora israeliano avrebbe destinato all'operazione 2 milioni di dollari. Sarebbe stata ingaggiata una società di marketing politico che avrebbe utilizzato centinaia di account falsi.