Iss, aumentano le reinfezioni Covid, diminuiscono i casi in età scolare
Iss, aumentano le reinfezioni Covid, diminuiscono i casi in età scolare
09 aprile 2022, ore 10:55
Sono questi i dati del report dell'Istituto superiore di sanità
Nuovi dati diffusi dall'Istituto superiore di sanità mostrano come la pandemia da Coronavirus si stia muovendo nel nostro Paese. Negli ultimi sette giorni si segnala una diminuzione delle infezioni Covid, rispetto al resto della popolazione, nella fascia di età scolare, su cui l'attenzione era stata posta in particolare negli ultimi mesi: 22% sul campione. Nell'ultima settimana il 17% dei casi proprio di questa fascia d'età è segnalato in bambini e bambine sotto i cinque anni; un altro 43% tra 5 e 11 anni e il restante 39% tra 12 e 19 anni.
Attenzione ai giovani
Dall'inizio dell'epidemia sono stati diagnosticati e riportati quasi tre milioni e mezzo di casi di Coronavirus nella popolazione tra 0 e 19 anni: tra questi ci sono state oltre sedicimila ospedalizzazioni, 371 ricoveri nei reparti di terapia intensiva e 53 vittime. Ciò che comunque rileva il report esteso dell'Istituto superiore di sanità, che integra il monitoraggio settimanale del ministero della Salute, è una riduzione del tasso di incidenza in tutte le fasce d'età. Stabile quello di ospedalizzazione ancora in tutte le fasce d'età, eccezion fatta per i minori di cinque anni, il cui tasso di ospedalizzazione risulta in aumento, nonostante i dati riferiti all'ultima settimana siano da considerare in via di consolidamento.
Aumentano le reinfezioni
Ancora dal report dell'Istituto superiore di sanità, aumentano le reinfezioni da Covid-19. Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati, infatti, risulta pari a 4,1%, in aumento rispetto ai sette giorni precedenti. Considerando il periodo tra fine agosto 2021 e inizio aprile 2022 si sono verificati quasi trecentoventimila casi di reinfezione, ossia il 3,1% dei casi totali notificati. Rispetto ai soggetti che contraggono nuovamente il Coronavirus, particolare rilevanza hanno i soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre centoventi giorni, nelle fasce d'età più giovani e tra gli operatori sanitari.
Tasso di mortalità: come cambia con la dose booster
Il tasso di mortalità relativo alla popolazione al di sopra dei 12 anni, nel periodo tra l'11 febbraio e il 13 marzo scorso, risulta circa cinque cinque volte maggiore rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di centoventi giorni e circa dodici volte più alto rispetto ai soggetti vaccinati con dose booster. Sempre secondo il report, il tasso di ricoveri nei reparti di terapia intensiva nel periodo compreso tra il 18 febbraio e il 20 marzo scorso è otto volte più alto per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con dose booster.