16 maggio 2018, ore 12:21
Sempre più anziani, continuano a diminuire i bambini, Sud in grave ritardo
L’Italia è un Paese sempre più vecchio, anzi il secondo più vecchio al mondo, dietro il Giappone. L’aspettativa di vita per gli uomini è di 80,6 anni, per le donne arriva a 84,9. Secondo i dati Istat, ogni 100 giovani ci sono 168,7 anziani, una differenza che aumenta e che porta anche a un inevitabile calo demografico. Al 1° gennaio 2018, la popolazione stimata è di 60 milioni e mezzo di residenti, centomila in meno rispetto all’anno prima. Del resto, di bambini ne nascono costantemente di meno. Gli stranieri sono 5 milioni e seicentomila, pari all’8,4% del totale. Oltre a essere anziano, nel rapporto Istat l’Italia appare anche un Paese bloccato: l’ascensore sociale è fermo e così resta fondamentale la dote familiare, in termini di disponibilità economica e posizione di partenza. Le differenze interne restano e si aggravano, con una crisi che è costata trecentomila posti di lavoro al Sud, unica area del Paese a non aver ancora recuperato i livelli occupazionali del 2008. Le aree più dinamiche d’Italia vedono entrambe Milano come motore: una si estende verso Est, fino al Veneto e i confini orientali, l’altra raggiunge la via Emilia.