Istat, nel 2022 crescono le famiglie in povertà assoluta, nella morsa dell'inflazione

Istat, nel 2022 crescono le famiglie in povertà assoluta, nella morsa dell'inflazione

Istat, nel 2022 crescono le famiglie in povertà assoluta, nella morsa dell'inflazione   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


25 ottobre 2023, ore 13:30

Più di due milioni di famiglie, 5,6 milioni di individui. Sono i dati pubblicati nel report annuale sulla povertà. L'incidenza maggiore sui nuclei numerosi e al Sud

L’inflazione morde le famiglie italiane: nel 2022 sono più di 2 milioni quelle in condizione di povertà assoluta, ovvero senza la possibilità di acquistare beni e servizi indispensabili. L’8,3% del totale, in crescita rispetto al 7,7 del 2021. A certificarlo è l’Istat, nel suo report annuale sulla povertà.

PIÙ DI 5 MILIONI DI PERSONE

In termini assoluti, parliamo di 5,6 milioni di individui, il 9,7% del totale, contro il 9,1% del 2021. Tra loro ci sono più di un milione di minori. Nel 70% dei casi si tratta di famiglie composte da italiani, con un’incidenza maggiore tra i nuclei numerosi e nel Mezzogiorno. Al Sud infatti si registra l'11,2% delle famiglie, seguito da Isole (9,8%), Nord-est (7,9%) e Nord-ovest (7,2%). Anche se l’aumento, confrontando anno su anno, è stato maggiore nel Settentrione. Quanto ai cittadini stranieri, quelli in povertà assoluta sono oltre 1,7 milioni, con un’incidenza del 34%, oltre quattro volte e mezzo superiore a quella dei cittadini italiani. 

PIÙ COLPITI I NUCLEI MENO ABBIENTI

Un peggioramento, spiega Istat, "imputabile in larga misura alla forte accelerazione dell’inflazione“, che ha segnato un +8,7%. Un aumento dei prezzi che ha coinvolto maggiormente le famiglie che erano già meno abbienti, e non sono riuscite a tenere il passo. Anche se, sottolinea l'istituto, "i bonus sociali per l'energia e il gas, fortemente potenziati nel 2022 sia in termini di platea di beneficiari sia nell'importo, hanno contribuito a contenere la crescita della povertà: si stima, infatti, che questa misura ne abbia ridotto l'incidenza di sette decimi di punto". Dati che restano però drammatici secondo le associazioni dei consumatori. Di tragedia economica parla il Codacons, che definisce i numeri "indegni di un Paese civile" e sottolinea un'emergenza prezzi che prosegue anche nel 2023. Un quadro condiviso dall'Unione nazionale dei consumatori.


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