11 giugno 2019, ore 09:00
Gli azzurri cercano conferme dopo i recenti progressi, Bosnia ferita e in cerca di riscatto
L’Italia sta bene. Roberto Mancini ha trasmesso la giusta mentalità alla squadra, all’insegna della qualità e dell’offensivismo; poi ha dato un gioco e ha inserito diversi giovani promettenti. I risultati per ora sono positivi: in tre partite di qualificazione agli Europei sono arrivate tre vittorie, con undici gol segnati e nessuno subìto. Ora serve mantenere alta la concentrazione per altri novanta minuti, prima di andare in vacanza. Vietato farsi prendere da un po’ di presunzione e di appagamento, nessun traguardo è stato ancora raggiunto. Vincere contro la Bosnia significherebbe comunque ipotecare la qualificazione all’Europeo. Roberto Mancini alla vigilia non si è sbottonato sulla formazione; si è intuito che rispetto alla vittoria di Atene ci sarà qualche cambio ma nessuna rivoluzione. Il CT ha insistito sul fatto che servirà dare il 100% e anche qualcosa di più, perché l’avversario – nonostante qualche recente passaggio a vuoto- ha molta qualità. Per la Bosnia questa di Torino è una sorta di ultima chiamata europea. Dopo l’inopinata sconfitta in Finlandia, è a otto punti di distanza dagli azzurri. I giocatori più importante sono il romanista e futuro interista Edin Dzeko e lo juventino Miralem Pjanic. La nazionale bosniaca è al trentacinquesimo posto del ranking Fifa. C’è un solo precedente contro l’Italia e si tratta di un precedente negativo: nel 1996 a Sarajevo la Bosnia sconfisse 2-1 gli azzurri. Fu l’ultima partita da CT di Arrigo Sacchi e il gol italiano venne segnato da Enrico Chiesa, papà di Federico, che ora sta diventando uno dei punti fermi della nazionale di Mancini. Italia-Bosnia si giocherà all’Allianz Stadium di Torino davanti a circa trentamila spettatori. Fischio d’inizio alle ore 20.45, su RTL 102.5 costanti aggiornamenti in diretta dallo stadio.