19 aprile 2017, ore 12:00
Frutto delle pressioni dei genitori e del troppo tempo passato in Internet
I ragazzi italiani sono abbastanza soddisfatti della loro vita, ma molto stressati. I nostri quindicenni vanno abbastanza bene a scuola, ma sono lontani dal rendimento dei loro coetanei del Nord Europa. Lo stress è frutto delle pressioni dei genitori e del troppo tempo passato in Internet.
Lo studio è dell’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Descrive i quindicenni italiani, fra i banchi di scuola. Complessivamente i nostri ragazzi sono in linea con i loro coetanei europei, se parliamo di soddisfazione per la vita, ma risultano più ansiosi. Addirittura, fra i più stressati, testa a testa con i ragazzi delle cosiddette ‘tigri asiatiche’, i paesi a grande sviluppo economico del sud-est asiatico, che però hanno rendimenti scolastici decisamente superiori, a prezzo di una qualità della vita meno soddisfacente. Lo stress, nel caso italiano, è il frutto della pressione di mamma e papà, maggiormente presenti ed esigenti, rispetto al Nord Europa. L’effetto, però, sembra più negativo che altro: stress sì, ma rendimento inferiore ai ragazzi europei del nord. L’ideale sembra la Finlandia, dove si va bene a scuola e si ha una vita molto soddisfacente. Tornando a noi, altra fonte di stress, oltre la famiglia, l’iperconnessione a Internet. Se la scuola italiana, infatti, a volte sembra ancora immersa nel XX secolo, gli alunni stanno anche troppo in rete, passando interi pomeriggi – dice l’Ocse – con il telefonino fra le mani. Per quest’ultimo giudizio, basterebbe ascoltare mamma e papà, ammesso che non siano a loro volta impegnati a chattare. Questa, però, è un’altra storia.