Italia più longeva, in 10 anni 30% in più di centenari

Italia più longeva, in 10 anni 30% in più di centenari

Italia più longeva, in 10 anni 30% in più di centenari   Photo Credit: Pexels


07 novembre 2024, ore 12:00

Lo certificano i dati Istat: oltre otto su dieci sono donne

Aumentano i centenari in Italia. In 10 anni sono oltre il 30% in più. È quanto emerge dai dati resi noti oggi dall'Istat.

Centenari residenti in Italia, oltre 8 su 10 sono donne

All'1 gennaio 2024 i centenari residenti in Italia sono 22.552 (a fronte dei 17.252 del 2014). Di questi, l'81% è di sesso femminile. Alla stessa data, i residenti con almeno 105 anni di età (semi-supercentenari) sono 677. Mentre a inizio 2024 sono 21 quelli che hanno raggiunto la soglia dei 110 anni (supercentenari), tra cui un solo uomo.

Centenari in Italia: Liguria al top, bene anche Molise e Friuli Venezia-Giulia

Fino a ottobre 2024 il decano d’Italia ancora in vita ha superato i 110 anni e risiede in Basilicata; la decana, invece, risiede in Emilia-Romagna e, nello stesso mese, ha spento 114 candeline. Nell’arco temporale 2009-2024, ben 8.521 individui hanno superato i 105 anni di età, di cui oltre 7.500 donne. I nomi più diffusi sono Giuseppe per i maschi e Maria per le femmine, seguiti da Antonio e Rosa al secondo posto e Giovanni e Anna al terzo. Sono quasi tutti vedovi\e e i coniugati sono molto più numerosi delle coniugate. Al 1° gennaio 2024 la regione con la concentrazione più elevata di centenari è la Liguria (61 ogni 100 mila residenti), seguita dal Molise (58) e dal Friuli Venezia-Giulia (54). Per la popolazione semi-super centenaria è il Molise la regione con la maggiore concentrazione, 3,1 ogni 100mila residenti, seguita dalla Liguria (2,4) e dalla Basilicata (2,1). Da osservare che le generazioni numericamente ridotte nate negli anni della Prima Guerra Mondiale, che transitano dalla popolazione di 100-104 a quella di 105 anni e più, fanno scendere il numero di semi-supercentenari da 1.047 individui nel 2020 a 677 nel 2024.

I centenari vivono in famiglia

Fra i centenari predomina la quota di coloro che vive in famiglia (89,4% nella classe 100-104 anni; 89,5% fra i 105+ anni) rispetto a chi risiede in una convivenza istituzionalizzata. Fra i supercentenari la quota di chi vive in famiglia sale al 96,7%, il che può dipendere sia da una carenza di strutture specializzate nell’assistere persone super longeve sia dal fatto che la famiglia possa costituire un fattore di protezione laddove si abbia necessità di cure e attenzioni personalizzate che solo un ambiente familiare può offrire.

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