Italiani sempre più pigri: 3 su 10 sono troppo sedentari

Italiani sempre più pigri: 3 su 10 sono troppo sedentari

Italiani sempre più pigri: 3 su 10 sono troppo sedentari


21 giugno 2024, ore 13:00

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità gli adulti fisicamente attivi tra i 18 e i 69 anni sono il 48%, poco meno di 1 su 2.

Che noi italiani non fossimo il popolo più zelante e attivo sulla Terra ce lo hanno sempre ricordato i tipici luoghi comuni legati alla nostra penisola. Questa volta, però, a certificarlo è l’Istituto Superiore di Sanità che, nel quadro tracciato per il biennio 2022-2023 dalle sorveglianze Passi e Passi d'argento, fotografa il livello di pigrizia nel nostro Paese, registrandone un preoccupante aumento.

I dati dell’ISS

A ben guardare i dati, in realtà, il quadro che emerge non è dei più catastrofici. Gli adulti fisicamente attivi tra i 18 e i 69 anni sono il 48%, poco meno di 1 su 2. Il 24% lo è solo parzialmente, mentre quasi 3 su 10 (28%) sono davvero sedentari. Il problema, però, cresce con l'avanzare dell'età: rinuncia all’attività fisica circa il 24% delle persone tra i 18 e i 34 anni, per salire al 33% fra i 50-69enni e arrivare al 38% tra gli over 65. Una cattiva abitudine, tra l’altro, più frequente nelle donne e che si lega anche alle possibilità di spesa dei singoli: la sedentarietà, infatti, è più diffusa fra le persone con uno status socioeconomico più svantaggiato.

Curiose anche le peculiarità geografiche che emergono dall’osservatorio dell’ISS: i livelli più bassi di attività fisica si manifestano maggiormente nelle regioni del Sud con un picco in Campania dove i sedentari sono il 50%.

A onor del vero, tuttavia, va fatta una doverosa specifica: le indicazioni su cui ci si basa il report sono i criteri dell'Organizzazione mondiale della sanità che 'prescrive' 150 minuti a settimana di attività fisica moderata o 75 minuti di attività intensa. Non esattamente una semplice passeggiata di salute.

Il dato in crescita e quello percepito

A preoccupare l’ISS non è il dato in sé rilevato, ma la tendenza: dal 2021 la percentuale di italiani sedentari è in aumento, in maniera più evidente nelle regioni meridionali e meno in quelle del Centro, mentre al Nord sembra essere stazionaria.

Tra l’altro, non sempre la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata corrisponde a quella reale. Un adulto su tre fra i parzialmente attivi, e quasi uno su quattro fra i sedentari, ritengono infatti sufficiente il proprio impegno 'sportivo' nonostante questo non sia evidentemente abbastanza per rientrare tra i parametri indicati dall’OMS.

Le attività più diffuse

Per quanto riguarda gli over 65, la cura della casa e le passeggiate sembrano le forme di attività fisica più diffuse. Ben oltre la metà degli intervistati (62%) riferisce di aver camminato all’aperto a piedi o in bici nella settimana precedente. Solo una quota più contenuta dichiara di praticare attività fisica strutturata, per lo più leggera (18%), come attività ginnica leggera. Un numero ancora inferiore si dedica a esercizi fisici di intensità moderata (6%) come il ballo o la caccia, o pesante (4%) come il nuoto, la corsa e l'attività aerobica o attrezzistica. La maggior parte degli interpellati pratica attività domestiche.

Anche il giardinaggio, così come l'accudimento di un'altra persona, sembrano essere predilette dal campione femminile, mentre le piccole riparazioni o la cura dell'orto sono più frequenti tra i maschi. Tra le attività indagate c'è anche il lavoro, considerato attività fisica se di tipo dinamico: il 9% degli over 65 dice di svolgere un lavoro (12% fra gli uomini e 6% fra le donne), ma tra questi meno della metà (5% uomini e 2% donne) riferisce di farne uno che comporta il camminare o richiede uno sforzo fisico.


Argomenti

  • iss
  • pigrizia
  • rtl1025
  • salute
  • sedentarietà
  • società