Ius scholae: da oggi la proposta di legge all'esame dell'Aula alla Camera, un milione di giovani interessati
29 giugno 2022, ore 10:30 , agg. alle 11:20
Un milione di under18, nati in Italia o arrivati entro i 12 anni, con l'approvazione definitiva di questa legge, potrebbero chiedere la cittadinanza italiana dopo aver frequentato almeno 5 anni di scuola; maggioranza divisa, centrodestra contrario
Se il testo, che oggi approda in aula alla Camera, diventerà legge, così com'è, senza modifiche, i ragazzi con origine straniera che hanno meno di 18 anni (e che o sono nati in Italia o ci sono arrivati entro i 12 anni) potranno ottenere la cittadinanza italiana, dopo aver frequentato almeno 5 anni di scuola.
Percorso complicato in Commissione, maggioranza spaccata
Il percorso per arrivare in Aula, è stato accidentato e ha avuto ripercussioni anche sulla maggioranza che si è divisa nel votare la proposta di legge in Commissione Affari Costituzionali, con la Lega che ha votato contro, assieme a Fratelli d'Italia. Contrario anche il voto di Annagrazia Calabria, di Forza Italia (mentre non è chiaro se l'altra rappresentante del partito di Berlusconi nella commissione, Renata Polverini, abbia votato a favore o si sia astenuta). Il testo all'esame dell' Aula, da oggi, punta a riconoscere il ruolo della scuola, consentendo a quasi un milione di under 18 (nati in Italia o arrivati entro i 12 anni) la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana dopo aver frequentato "almeno 5 anni di scuola". Dare ai ragazzi la cittadinanza anche prima della maggiore età ha messo d'accordo tutto il centrosinistra dal Movimento Cinque Stelle al Pd, da Leu a Italia Viva, ma è divisivo per il centrodestra. Se Forza Italia ha avuto una posizione più dialogante, per Lega e Fratelli d'Italia non ci sono spazi per una trattativa: la cittadinanza "non è un biglietto a premi" e "si decide a 18 anni", ha detto Matteo Salvini mentre per FdI si tratta di "uno ius soli mascherato".
Come funziona oggi la cittadinanza agli stranieri
Attualmente in Italia il diritto alla cittadinanza dipende principalmente dal cosiddetto ius sanguinis. In poche parole, per ottenere automaticamente la cittadinanza italiana occorre che uno dei due genitori ne sia già in possesso. Ragazzi e ragazze nati in Italia da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza italiana per elezione se si risiede legalmente ed ininterrottamente fino ai 18 anni in Italia, a condizione che la richiesta venga fatta entro un anno dal compimento dei 18 anni. Si può fare domanda per la cittadinanza anche se si è svolto il servizio militare di leva in Italia o il servizio civile, o se è presente un antenato italiano morto dopo il 1861. Altri metodi per ottenere la cittadinanza sono: per naturalizzazione, (dopo aver risieduto stabilmente e legalmente nel territorio nazionale per almeno 10 anni, ridotti a 5 anni per l'apolide e a 4 anni per i cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea) per matrimonio o unione civile con un cittadino italiano, con decreto del Presidente della Repubblica.