09 maggio 2023, ore 18:30
Il proprietario della Juventus e Ceo di Exor ha parlato oggi in occasione della presentazione del progetto di didattica Matabì
In seguito alla presentazione del nuovo progetto di didattica innovativa e inclusiva nelle scuole Matabì, John Elkann ha avuto modo di rispondere anche ad alcune domande dirette sulla situazione Juventus.
“Questo è stato un anno molto difficile fuori dal campo”, ma ad oggi “la squadra è seconda”, in vista della semifinale di giovedì dell'Europa League e sta combattendo per far sì che la squadra “sia difesa in tutte le sedi". Da circa sei mesi, infatti, la squadra allenata da Massimiliano Allegri, così come tutto il sistema che ruota intorno a questa, sta vivendo un momento di grande difficoltà. Elkann ha continuato spiegando: “Noi, il presidente Ferrero e l’amministratore delegato Maurizio Scanavino stiamo lavorando e facendo di tutto, come è sempre stato fatto, nel rispetto delle autorità, per proteggere quelli che sono gli interessi della Juventus, dei suoi tifosi ma soprattutto del calcio italiano e non solo”. Non ha voluto esprimersi, invece, sulla situazione di Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, accostato più volte alla Juve. Il Ceo di Exor ha poi concluso dichiarando che "il calcio è importante per il nostro Paese, è importante per l'Europa e la Juventus non è il problema, ma è parte della soluzione. Stiamo vivendo un momento in cui è importante che il calcio italiano sia forte, che il calcio europeo sia forte, in quanto la Premier come si è visto anche quest'anno continua a rafforzarsi creando un divario che diventa preoccupante”.
La Juventus e le vicende extracalcistiche
Da questo inverno, la Juventus continua a scendere in campo senza di fatto sapere a cosa andrà incontro nel prossimo futuro. A gennaio erano stati sottratti quindici punti alla squadra bianconera da parte del tribunale sportivo per via della penalità data dall’inchiesta sulle plusvalenze fittizie sui prezzi dei cartellini dei giocatori venduti. Per via di una serie di incongruenze i punti sono stati restituiti quattro mesi dopo, ad aprile, ma solo in maniera temporanea, in attesa di un nuovo processo. Ad oggi la squadra non sa ancora se la penalità verrà rimossa, modificata o confermata e nel frattempo si trova a dover far fronte anche al cambio dei vertici della società e a un ulteriore processo che riguarda una serie di stipendi che risulterebbero essere non pagati, motivo per il quale la squadra di Torino potrebbe anche essere squalificata dalle competizioni europee per un tempo indefinito. In attesa di novità sulle vicende fuori dal campo la Juve si trova seconda in campionato dopo la vittoria contro l’Atalanta di questo weekend, con la semifinale di Europa League da giocare giovedì contro il Siviglia.