JoJo, In Mad Love i miei errori e trionfi
JoJo: "In Mad Love i miei errori e trionfi"
19 gennaio 2017, ore 13:00 , agg. alle 18:52
Dopo oltre dieci anni di attesa, la cantante americana arriva domenica in Italia per presentare l'album "Mad Love" in una data unica al Tunnel Club di Milano
Era il 2004 e JoJo - dopo aver partecipato l'anno precedente al talent show televisivo 'America's Most Talented Kids' - pubblicava a soli 13 anni il primo singolo dal titolo 'Leave (Get Out)'. Risultato? Jojo diventa l'artista più giovane ad avere una hit al numero uno in classifica negli Stati Uniti, primo posto nella classifica Pop della prestigiosa rivista Billboard, posizioni altissime in tutti le chart internazionali, il suo primo album 'JoJo' vende oltre tre milioni di copie in tutto il mondo. Da lì concerti, premi, nomination, l'inizio di una carriera parallela da attrice e un secondo album - ' The High Road' del 2006 - prima di uno stop discografico dovuto a problemi con la sua etichetta e interrotto solo da alcuni mixtape, che porterà Jojo a pubblicare il suo terzo LP solo nel 2016, "Mad Love", appunto. Vista così quella della poliedrica artista del Massachusetts è la vita di una veterana, passata già da mille fasi, ma la realtà è che JoJo ha compiuto 26 anni solo un mese fa e si trova quindi in una condizione tutta particolare che potrebbe stranire molti, ma non lei.
L'ultimo album si chiama 'Mad Love', ma c'è davvero molto in più, sarebbe stato forse più indicato 'Mad Life'. Penso a brani come 'Fuck Apologies' con Wiz Khalifa, sembra ci sia la volontà di mettere in chiaro le cose.
"Di sicuro l'aspetto amoroso è solo uno di quelli che mi ispira, ma la mia vita non ruota certo solo intorno all'altro sesso. 'Mad Love' è una specie di porzione della mia vita, sono io che butto fuori le mie cose: scrivo dei miei errori e dei miei trionfi, facendo il punto su dove mi trovo ora. Sto provando il piacere di ritrovare la mia voce e, dopo tanto tempo passato a non essere sicura di cosa fosse quella voce, è grandioso essere di nuovo al centro degli eventi".
Di collaborazioni sull'album ce ne sono diverse: Wiz Khalifa, Alessia Cara, Remy Ma...
"Avere la possibilità di collaborare con questi artisti è stato fantastico. Per FAB ho pensato che sarebbe stato un sogno se Remy Ma avesse aggiunto il suo tocco, l'abbiamo contattata e lei ha amato il brano. Per Wiz è andata più o meno allo stesso modo, mi sembrava la persona più indicata per completare Fuck Apologies e, visto che siamo anche sotto la stessa etichetta, è stato abbastanza semplice. Alessia Cara è una mia amica, quindi l'ho invitata in studio per farle ascoltare tutto l'album - rispetto molto il suo percorso e quello che sta facendo - e lei ha apprezzato particolarmente il brano 'I Can Only' e, mentre era in tour con i Coldplay, è andata in uno studio e ha registrato la sua parte. Per il mio prossimo album mi piacerebbe iniziare a collaborare con altri artisti partendo dall'inizio, chiudendomi in studio per provare a scrivere qualcosa insieme, sarebbe bello riuscire a fare qualcosa del genere".
Vedendo la tua carriera, l'inizio poco più che bambina, lo stop, e il ritorno dopo tanti anni ma ancora giovanissima, non trovi strano che tu possa essere considerata considerata da qualcuno emergente, pur avendo già una lunga carriera?
"Penso di trovarmi in una posizione unica, sì, sono molto giovane pur avendo dodici anni di esperienza alle mie spalle che mi hanno messo in una situazione poco familiare per molti. Visto che, nonostante tutto, c'è davvero tanto lavoro che devo ancora fare per consolidare il mio posto in questo ambiente dopo essere stata trattenuta dal poter andare avanti, ho quella fame e quella passione che probabilmente caratterizza gli artisti emergenti. In definitiva credo di poter prendere il meglio da entrambe le cose e la mia prospettiva sulla possibilità di vivere il mio sogno è quella della gratitudine. Sicuramente questa volta mi divertirò di più".
Credi che l'aver raggiunto il successo a soli tredici anni ti abbia aiutato o, con il senno di poi, pensi ti abbia in qualche modo danneggiato?
"Assolutamente, la considero una cosa positiva e, anche se in alcuni casi le aspettative erano difficili da soddisfare, credo che il fatto di aver avuto successo giovanissima mi abbia dato degli insegnamenti: che niente è scontato, che devi riuscire a vivere il momento, celebrare ogni vittoria e, banalmente, avere successo così giovane può aiutarti a gestire meglio le cose in futuro".
Veniamo ai live: nel 2016 hai accompagnato le Fifth Harmony per il "7/27 Tour", e ora tocca al tuo tour da headliner che domenica arriverà al Tunnel Club di Milano per una sola data italiana. Che esperienza è stato esibirsi davanti al loro pubblico e cosa ti aspetti dallo show italiano?
"Andare in tour con le Fifth Harmony e passare del tempo con loro è stato bello e divertente passare. I loro fan mi hanno accolto benissimo, avere la possibilità di 'presentarmi' ai loro fan più giovani è stata una grande opportunità ed il modo miglior per prepararmi ai miei live. Per quanto riguarda l'Italia sono più che eccitata all'idea di essere a Milano e incontrare finalmente i miei fan italiani e di conoscerli. Non ho mai suonato in Italia, ma un paio di anni fa sono stata in Costiera Amalfitana con mia madre ed è stata una bellissima vacanza; mi aspetto di essere travolta dal proverbiale passione del vostro pubblico".