Joseph Ratzinger è morto alle 9,34. La salma del Papa emerito, Benedetto XVI, sarà esposta il 2 gennaio nella basilica di San Pietro
31 dicembre 2022, ore 11:58
Raffinato teologo, grande studioso, uomo timido, da cardinale divenne un punto di riferimento per tutta la Chiesa nel mondo. Il 19 aprile del 2005 fu eletto papa e scelse il nome di Benedetto XVI, e restò in carica fino all'11 febbraio del 2013 quando annunciò a sorpresa l'intenzione di lasciare il pontificato
"Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano". Con queste parole il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha annunciato la scomparsa di Joseph Ratzinger. Precisando in un secondo momento che la salma sarà esposta nella basilica di San Pietro dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, per il saluto dei fedeli.
Le condizioni di salute di Benedetto XVI si erano aggravate nei giorni scorsi. L'annuncio dell'aggravamento delle condizioni di salute dell'anziano papa emerito era stato dato dallo stesso Papa Francesco all'udienza generale di mercoledì scorso durante la quale aveva invitato a pregare per lui.
In queste ore, dopo la morte del teologo 95enne, in Vaticano si sta decidendo come si dovranno svolgere i solenni funerali di Ratzinger. Con la morte del Papa emerito, si aprono infatti scenari inediti. Potrebbe essere lo stesso Bergoglio a presiedere i funerali solenni del suo predecessore.
Tuttavia, non si esclude nemmeno che possa rimanere il decano a presiedere solenni esequie se Papa Francesco non se la sentisse a causa dei noti problemi al ginocchio.
Il Papa emerito ha invece già indicato nel 2020 il luogo dove vuole essere sepolto. Ha scelto la tomba che fu di Giovanni Paolo II, nella cripta di San Pietro. Tomba che è libera perché l'urna e i resti di Wojtyla sono stati trasferiti in una cappella vicino alla Pietà di Michelangelo dopo la sua canonizzazione.
RATZINGER, IL TEOLOGO DIVENUTO IL PAPA DELLA RINUNCIA
Un eminente teologo, che da giovane professore partecipò anche come "consulente" al Concilio Vaticano II. Poi pastore della sua Arcidiocesi di Monaco e Frisinga e successivamente, per 24 anni, custode dell'ortodossia cattolica come prefetto della Dottrina della Fede e strettissimo collaboratore di San Giovanni Paolo II. Infine Sommo Pontefice della Chiesa cattolica, 264/o successore dell'Apostolo Pietro. Ma per tutti resterà, e per sempre, "il Papa della rinuncia". Con quel suo atto, comunicato al mondo e tra la sorpresa generale nel Concistoro dell'11 febbraio 2013, e motivato con la "certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino", Benedetto XVI ha impresso il marchio del suo Pontificato.
RATZINGER PAPA EMERITO, LA COABITAZIONE COL SUCCESSORE
La storica rinuncia di Benedetto XVI, primo Papa a dimettersi da sei secoli - l'ultimo era stato Gregorio XII nel 1415 -, e la sua decisione di restare a vivere nella Città Leonina, seppur appartato nell'ex monastero Mater Ecclesiae, determinarono una situazione davvero senza precedenti: per la prima volta in duemila anni di storia della Chiesa due Papi si trovavano a coesistere in Vaticano. Da parte sua, papa Francesco ha manifestato in ogni situazione un rispetto filiale per il suo predecessore, manifestandogli anche vicinanza con frequenti chiamate o visite.
LE REAZIONI DEI LEADER DEL MONDO
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito Papa Ratzinger, un grande della Storia che la Storia non dimenticherà. "L'Europa lo piange. Che riposi in pace". ha scritto in un tweet la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che il mondo perde una figura eccezionale, cordoglio da Macron