Juventus, che occasione buttata via!
22 ottobre 2015, ore 09:42 , agg. alle 11:42
Brutto pareggio contro il Borussia Mönchengladbach e bianconeri senza identità né leader
Ieri sera, si poteva e doveva chiudere la pratica-qualificazione, per concentrarsi da oggi sulla difficilissima rimonta in campionato. Contro il Borussia Mönchengladbach, invece, si è vista una brutta Juventus. Inconcludente e immatura. Un campanello d'allarme da non sottovalutare.
Un passo indietro, anche se verso la qualificazione.La Juventus di ieri sera non ci è piaciuta, limitata oltre il comprensibile da un Borussia modesto e arrivato a Torino con lo scopo dichiarato di non prenderle. Un avversario ostico e rinunciatario, certo, ma anche povero tecnicamente. Da battere, senza troppe discussioni.
Inutile girarci intorno: i Campioni d’Italia non ci sono riusciti, per demeriti propri. Due mezzi tiri in porta e una serie di conclusioni sballate e casuali è il magrissimo bilancio della serata. Veramente troppo poco, per la Juve-tipo. Non c’erano, infatti, grandi assenti, non c’erano grandi scuse: allo Stadium semplicemente è mancata la squadra vice-Campione d’Europa.
Sia chiaro: la qualificazione resta alla portata dei bianconeri, come il fondamentale primo posto nel girone, ma la classifica non deve essere l’unico metro di paragone: la difficoltà nel fare gioco, nel segnare, ma anche nel creare azioni da goal limpide, sono dati che mettono sotto ipoteca tutta la stagione.
Allegri deve trovare la chiave, per far crescere - e molto - la squadra. Così non basta e il tempo non è infinito, mentre gli avversari sono destinati a crescere esponenzialmente di qualità.
La Società è stata chiara: questo non può e non deve essere un anno di transizione. Allora, tutti dovranno dare di più. Se l’allenatore ha il compito di trovare le soluzioni e forse avere più coraggio nelle scelte, è però giusto chiedere un salto di qualità ai giocatori. Il Pogba di ieri sera fa ben sperare, ma è evidente che, sino ad oggi, non abbia reso come ci si aspettava. L’attacco segna pochissimo e quello è il mestiere dei vari Morata, Dybala, Zaza e compagnia. Che si diano una mossa. A centrocampo, è corretto ricordare i molti infortuni, ma anche le prestazioni troppo normali...
La Juventus, insomma, è in mezzo al fiume. Tocca affrettarsi a raggiungere la riva.
Inutile girarci intorno: i Campioni d’Italia non ci sono riusciti, per demeriti propri. Due mezzi tiri in porta e una serie di conclusioni sballate e casuali è il magrissimo bilancio della serata. Veramente troppo poco, per la Juve-tipo. Non c’erano, infatti, grandi assenti, non c’erano grandi scuse: allo Stadium semplicemente è mancata la squadra vice-Campione d’Europa.
Sia chiaro: la qualificazione resta alla portata dei bianconeri, come il fondamentale primo posto nel girone, ma la classifica non deve essere l’unico metro di paragone: la difficoltà nel fare gioco, nel segnare, ma anche nel creare azioni da goal limpide, sono dati che mettono sotto ipoteca tutta la stagione.
Allegri deve trovare la chiave, per far crescere - e molto - la squadra. Così non basta e il tempo non è infinito, mentre gli avversari sono destinati a crescere esponenzialmente di qualità.
La Società è stata chiara: questo non può e non deve essere un anno di transizione. Allora, tutti dovranno dare di più. Se l’allenatore ha il compito di trovare le soluzioni e forse avere più coraggio nelle scelte, è però giusto chiedere un salto di qualità ai giocatori. Il Pogba di ieri sera fa ben sperare, ma è evidente che, sino ad oggi, non abbia reso come ci si aspettava. L’attacco segna pochissimo e quello è il mestiere dei vari Morata, Dybala, Zaza e compagnia. Che si diano una mossa. A centrocampo, è corretto ricordare i molti infortuni, ma anche le prestazioni troppo normali...
La Juventus, insomma, è in mezzo al fiume. Tocca affrettarsi a raggiungere la riva.
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