Campioni d'Italia a Zagabria, in Champions League, obbligati a vincere. Max Allegri alza la voce: basta specchiarsi, dobbiamo migliorare!
E' la seconda volta, in due settimane, che Massimiliano Allegri deve farsi sentire dai suoi. Dopo la sconfitta di Milano, con l'Inter, arrivò la risposta netta e sicura, contro il Cagliari. La brutta vittoria di Palermo, ora, ha costretto l'allenatore a un richiamo, in realtà ancora più severo. Se a caldo, infatti, Allegri aveva archiviato la pessima prestazione di Palermo, con la necessità di vincere innanzitutto, ieri le parole sono state molto più dure. Il gruppo è stato richiamato alle sue responsabilità, sottolineando l'esigenza di riprendere a lavorare, per migliorare. Da subito. Da questa sera, a Zagabria, in Champions League. Come dire, che allenatore e dirigenza non accetteranno altri risultati, oggi, che la vittoria, sulla Dinamo.
E' il mantra di Max Allegri, dai giorni del sontuoso mercato estivo: la Juventus non ha ancora vinto nulla e, soprattutto, non vincerà per diritto divino. Bisogna sbattersi, altrimenti ai botti di mercato seguiranno le botte in campo e l'allenatore non vuole passare come colui, che sprecò uno dei più clamorosi vantaggi tecnici. Almeno sulla carta. Ecco, questo è un altro aspetto da sottolineare: che la Juventus sia la squadra più forte d'Italia e sia stata costruita, per pesare anche in Europa, non ci sono dubbi. Eppure, i Campioni d'Italia non sono perfetti, tutt'altro. A centrocampo, c'è un buco, manca un uomo. La riprova: questa sera, toccherà al Profeta-Hernanes. E se Allegri si affida a lui, dopo aver cercato di piazzarlo in agosto un po' ovunque, vuol dire che alla Juventus non tutto è riuscito a meraviglia. Nessun dramma, ci mancherebbe, ma Allegri ha sentito puzza di bruciato e ha fatto capire a tutti di non voler farsi scottare, lui per primo.