Juve, processo a Sarri, mancano gioco e vittorie; ora serve un cambio di passo in campionato

Juve, processo a Sarri, mancano gioco e vittorie; ora serve un cambio di passo in campionato

Juve, processo a Sarri, mancano gioco e vittorie; ora serve un cambio di passo in campionato


18 giugno 2020, ore 18:00

Maurizio Sarri ha perso due finali su due, il mondo juventino mugugna; Cristiano Ronaldo è lontano dalla forma migliore, e in campionato la Lazio è staccata di un solo punto

Bilancio in rosso

In casa Juventus è partito il processo a Maurizio Sarri. A un anno esatto dal suo approdo in bianconero, il bilancio è in perdita. Certo, resta da concludere il campionato dove la Juventus è in testa (ma con un solo punto di vantaggio sulla Lazio), poi ad agosto ci sarà la Champions League, ma la condizione mostrata dalla squadra nelle due partite di coppa Italia preoccupa dirigenza e tifosi. E senza un deciso cambio di passo, sembra difficile che nei prossimi mesi ci sia qualcosa da festeggiare.

Fiato corto 

La squadra è in evidente ritardo di condizione: sia contro il Milan, sia contro il Napoli la Juve è partita bene, ha cercato di imporsi nella metà campo avversaria, ma dopo qualche minuto – inesorabile- è arrivato il calo. E nessun singolo, al momento, sembra in grado di piazzare la giocata che mascheri le difficoltà del gruppo. Nemmeno Cristiano Ronaldo, all’Olimpico impalpabile come un giocatore normale. Ieri il migliore in campo è stato Gigi Buffon, grazie al quale i bianconeri sono sopravvissuti fino ai rigori fatali. Sarri si giustifica sostenendo una tesi condivisibile: il ritardo di condizione è inevitabile dopo tre mesi di stop forzato, è un po’ come se fossimo a inizio stagione, quando – notoriamente- non si va a cento all’ora. Ma bisogna anche evidenziare che le altre squadre impegnate in coppa Italia ( Napoli, Inter e Milan) sono sembrate in uno stato migliore.

La mancata rivoluzione  

Maurizio Sarri era stato scelto per sostituire Massimiliano Allegri, uno che – a detta di molti- vinceva ma non regalava spettacolo. L’ex tecnico di Napoli e Chelsea avrebbe dovuto aggiungere un bel gioco a una squadra già vincente. Il bel gioco non si è ancora visto -o meglio si è visto soltanto a sprazzi- e i risultati fino a questo momento sono deludenti. L’allenatore toscano alla vigilia della finale si era inalberato quando gli era stato fatto notare che nel suo curriculum italiano non ci fossero ancora trofei e aveva fatto notare che nei campionati minori (Promozione, Serie D, Serie C) aveva mietuto successi e promozioni. Ma il calcio ad alti livelli è un’altra cosa. Ai tempi del Napoli Sarri sosteneva che la Juventus vinceva grazie al fatturato. Ora, dalla parte dei ricchi potenti ci sta lui. Però ha perso due finali su due: contro la Lazio e contro il Napoli, squadre che hanno battuto i bianconeri anche in campionato.

Il fastidio di Cristiano Ronaldo

Per la prima volta in carriera Cristiano Ronaldo ha perso due finali consecutive, è sembrata emblematica la sua espressione accigliata e perplessa durante la premiazione del Napoli. La sorella Elma questa mattina è andata all’attacco: “Non puoi fare sempre miracoli, non capisco come si possa giocare così”. Difficile che la sorella esprima pubblicamente un concetto non condiviso da CR7, il cui rapporto con Sarri non pare idilliaco. Fin dai tempi della discussa sostituzione nella partita di campionato contro il Milan.

Cambiare marcia in campionato  

La Juventus ha i mezzi per ripartire e vincere; ad agosto ci sarà la Champions League, anche lì si parte in salita, c’è da rimontare lo 0-1 con il Lione. Adesso deve rituffarsi sul campionato: lunedì prossimo sarà ospite del Bologna di Sinisa Mihajlovic, poi venerdì ospiterà il Lecce. E si andrà avanti così, a ritmo di due gare a settimana, fino al 2 agosto. Con il passare delle partite, è naturale attendersi una crescita nello stato di forma dei bianconeri. Ma attenzione: la Lazio è staccata di un solo punto. In casa Juventus urge un cambio di passo. E forse di mentalità.



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