07 agosto 2020, ore 23:11 , agg. alle 23:25
Non è bastata la doppietta di Cristiano Ronaldo, la rimonta è riuscita a metà e alla final eight ci va il Lione
Stagione negativa
La Champions era il grande obiettivo della stagione. È sfumato troppo presto perché la società non avvii una seria riflessione su Maurizio Sarri. Ha vinto lo scudetto, è vero, ma questa in casa bianconera non è una novità. Il Lione di Garcia va a Lisbona per giocarsi i quarti contro il Manchester City, che a eliminato il Real Madrid. A Torino non è bastato il 2-1 per i bianconeri. Il primo colpo di scena dopo dieci minuti, quando l’arbitro tedesco Zwayer ha concesso un rigore molto discutibile al Lione: Bentancour è entrato in scivolata in modo pericoloso però ha colpito il pallone e solo successivamente ha toccato Aouar. Dal dischetto l’attaccante rapper Depay ha trasformato con un beffardo cucchiaio. A questo punto alla Juve servono tre gol. La prima reazione è di Federico Bernardeschi, che partito dalla fascia destra ha cercato di entrare in porta con il pallone ed è stato fermato solo a pochi centimetri dal traguardo; poco dopo ci ha provato Cristiano Ronaldo, con una torsione di testa in tuffo, ma la palla è volata sopra la traversa. Il portoghese si è reso pericoloso anche con una punizione dal limite ma ha trovato una grande risposta del portiere Lopes. Al quarantatreesimo altro rigore piuttosto generoso, questa volta a favore dei bianconeri, per un presunto tocco di braccio di Depay. Dagli undici metri Cristiano Ronaldo infallibile. E squadre al riposo sull’1-1. Nella ripresa la Juventus è ripartita per completare la rimonta: per un quarto d’ora è mancata la scintilla, poi è arrivata la fiammata di Ronaldo, con una sassata dal limite che ha toccato il palo interno ed è entrata in rete. A venti minuti dalla fine è entrato Paulo Dybala, ma poco dopo l’argentino ha avuto un altro problema muscolare, forse il suo recupero è stato affrettato. E il muro del Lione ha resistito fino alla fine.
Ora tocca al Napoli
È vero che questo Barcellona è un po’ meno stellare di altri. È vero che si giocherà senza la spinta dei centomila del Camp Nou. Ma al Napoli serve comunque una grande impresa. La gara d’andata, giocata ben 165 giorni fa al San Paolo, era finita 1-1. Questo significa che i partenopei, per accedere alla final eight di Lisbona, devono vincere o pareggiare segnando almeno due reti. La buona notizia della vigilia è che Rino Gattuso ha recuperato Lorenzo Insigne, che sembra aver smaltito il problema muscolare accusato durante la partita con la Lazio lo scorso primo agosto. Salvo sorprese, per espugnare Barcellona si punterà sui tre piccoletti che hanno illuminato tante serate dei partenopei: Callejon-Insigne-Mertens. Il belga in sette presenze europee ha segnato sei gol, compreso quello al Barca nella gara d’andata. Il Napoli non è mai approdato ai quarti di Champions. In caso di qualificazione, tornerà in campo il 14 agosto, probabilmente con il Bayern Monaco che si è portato avanti battendo 3-0 il Chelsea nell’andata degli ottavi di finale. Gattuso ha risistemato la squadra dopo il fallimentare girone d’andata condotto da Ancelotti, c’è stata la vittoria in coppa Italia, seguita però da una lieve flessione nella fase finale del campionato. Ora è il momento di dare tutto e anche qualcosa di più. Il Barcellona non ha digerito del tutto l’arrivo dell’allenatore Setien, con Messi i rapporti sono freddini e l’arrivo alle spalle del Real Madrid nella Liga ha lasciato qualche scoria. Ma il valore di alcuni giocatori non si può discutere. Giusto per fare qualche nome, in attacco con Messi ci saranno Suarez e uno tra il giovane Ansu Fati e il recuperato Griezman. A centrocampo squalificati Vidal e Busquets.