Kamala Harris, l’Europa sull’orlo di una “possibile” guerra. Mosca, l’Occidente ragioni. Macron e Putin, impegno comune per il cessate il fuoco
20 febbraio 2022, ore 18:00
Il presidente USA Joe Biden è pronto a incontrare il leader russo Vladimir Putin in ogni momento ed in qualunque formato. In attesa della discesa in campo di Draghi, oggi colloquio di Macron prima con Putin poi con Zelensky
Non si allenta la tensione lungo la linea di contatto del Donbass, dove prosegue l'esodo dei rifugiati verso le regioni russe. Biden convoca il consiglio di sicurezza nazionale. La Bielorussia ha deciso di continuare le esercitazioni con Mosca, annullando il ritiro previsto. Intanto la diplomazia sul filo del telefono oggi corre tra Francia, Russia e Ucraina, Macron ha sentito il presidente russo Putin e quello ucraino Zelensky. La vicepresidente Usa, Harris afferma “Crediamo che il presidente russo abbia già preso la sua decisione. L'Europa è sull'orlo di una possibile guerra”. Scenario fosco anche quello del premier britannico Johnson “La Russia pianifica la più grande guerra in Europa dal 1945”. In caso di attacco russo all'Ucraina l'Europa è pronta a “gravi sanzioni” contro Mosca, ha detto il presidente del Consiglio europeo Michel.
LE NOTE (DIVERSE) DI ELISEO E CREMLINO
L'Eliseo al termine del lungo colloquio telefonico tra il presidente francese e quello russo ha reso noto che Emmanuel Macron e Vladimir Putin sono d'accordo che bisogna lavorare ad un cessate il fuoco nell'Ucraina Orientale. Il Cremlino invece ha posto l’accento sul ruolo che i Paesi occidentali stanno avendo nella crisi, Putin - si legge - "ha attirato l'attenzione sugli sforzi in corso dei Paesi della Nato di riempire l'Ucraina di armi moderne e munizioni, spingendo così Kiev verso una soluzione militare al cosiddetto problema del Donbass". Di conseguenza i civili delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk soffrono, e sono costretti a scappare verso la Russia per sfuggire all'intensificazione dei bombardamenti.
MACRON LODA DETERMINAZIONE ZELENSKY A EVITARE ESCALATION
Il presidente francese Emmanuel Macron ha elogiato la ''freddezza'' del suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky e la sua ''determinazione a evitare l'escalation'' durante il colloquio telefonico avuto oggi. Lo riporta l'Eliseo in una nota, dicendo che il presidente ucraino ha confermato l'intenzione di non reagire alle provocazioni russe e di rispettare il cessate il fuoco. "Gli europei e gli alleati della Nato continuano a seguire da vicino gli sviluppi e a coordinare i necessari mezzi di pressione e deterrenza", si legge nella nota dell'Eliseo.
HARRIS, PUTIN HA GIA' DECISO, EUROPA SULL'ORLO DI UNA POSSIBILE GUERRA
A parlare di una possibilità reale di una guerra in Europa è stata la numero due della Casa Bianca ''Riteniamo che Putin abbia già deciso. Punto'' ha detto la vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris intervenendo alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza e dicendo che l'Europa è sull'orlo di una possibile ''guerra''. Quanto alle riserve dell'Italia in merito alle sanzioni al settore energetico nella crisi Ucraina Harris ha spiegato che si tratta di normali timori "Questa è un'alleanza di Paesi dove ognuno ha le proprie priorità e le preoccupazioni su ciò che faremo e sull'impatto che potrà avere", sulle economie e sulla sicurezza. "Quindi non negherei all'Italia di avere le proprie preoccupazioni. Lo facciamo tutti, fa parte di questo processo".
BLINKEN, SANZIONI SONO DETERRENTE, NON LE SVELEREMO ORA
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken mantiene il riserbo sulle sanzioni che Washington ha in mente, perché ''la Russia cercherebbe a mettere in atto piani contro''. Inoltre ''non appena le attivi, il deterrente non esiste più. E cercheremo di usare fino all'ultimo questo deterrente''. Blinken ha detto che vedrà il ministro degli esteri Sergei Lavrov mercoledì prossimo "se la Russia nel frattempo non invaderà l'Ucraina". Nei prossimi giorni Lavrov vedrà anche il suo omologo francese Yves Le Drian.