A poche ore da un 8 marzo che resta troppo spesso solo simbolico, la violenza non si ferma. Ancora aggressioni, ancora morti, ancora in ambito familiare. Solo ieri i dati del Viminale avevano certificato un aumento dei femminicidi nel 2022. Centoventicinque le donne uccise, di cui 103 per mano del partner o dell'ex, di un genitore o di un figlio.
UCCISA DAL FIGLIO A PINEROLO
A colpirla a martellate è stato il figlio ventitreenne, nella loro casa di Pinerolo, nel torinese. I soccorsi sono stati inutili. È morta così, questa mattina, una donna di 45 anni. A dare l'allarme è stato il marito della vittima. Quando sono arrivate le forze dell'ordine il ragazzo aveva ancora il martello in mano e non ha proferito parola.
TENTATO OMICIDIO A TRIESTE
Ha 45 anni anche la donna bosniaca che nella serata di ieri è stata accoltellata più volte mentre tornava a casa. A colpirla l'ex compagno, un 39enne kosovaro, che lei avrebbe denunciato solo poche ore prima. Nella notte l’uomo, che aveva fatto perdere le sue tracce, si è consegnato spontaneamente alle forze dell’ordine. Si trova già in carcere, mentre continuano le indagini per ricostruire la vicenda. La vittima intanto è ricoverata in ospedale, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.
SI INDAGA A ROSARNO
Intanto proseguono le indagini a Rosarno, in Calabria, teatro il 7 marzo di un altro femminicido. Vittima una donna di origini ucraine, sospettato il compagno, della stessa nazionalità. I due vivevano da anni nella zona di Gioia Tauro. Sul corpo della donna sono stati trovate molte ferite. Secondo gli investigatori, il segno non soltanto delle violenze subite in occasione del pestaggio che ne ha provocato la morte, ma anche in precedenza. La Procura ha disposto l'autopsia.