L’allenatrice Claudia Mancinelli e la ginnasta Sofia Raffaeli, esempi di queste Olimpiadi
11 agosto 2024, ore 21:00
Con la loro determinazione nell'andarsi a conquistare la medaglia di bronzo olimpica stanno invadendo i social diventando virali, qual è il segreto delle due italiane?
“L’importante non è vincere, ma partecipare” si dice che abbia detto il barone Pierre de Coubertin (1863-1937), il fondatore dei Giochi Olimpici moderni.
Un’affermazione che ha sempre richiamato gli atleti a misurarsi più con quel palcoscenico “olimpico” che con una vittoria fine a se stessa. Lì ci sono i migliori atleti al mondo, questo è il primo e massimo riconoscimento a cui ambire, nulla di più e nulla di meno.
"Sei una leonessa"
Se volessimo però aggiungere una postilla alla celebre frase del barone dovremmo ammettere, sull’esempio dei nostri italiani e italiane, che si, l’importante è partecipare ma soprattutto farlo con grande grinta: una grinta da leoni e leonesse dello sport.
È infatti questo che ha detto l’allenatrice Claudia Mancinelli (nella foto la prima a partire da sinistra) alla sua atleta, la ginnasta Sofia Raffaeli (la quarta a partire da sinistra), dopo il bronzo olimpico nella ginnastica ritmica: “sei una leonessa”.
Non tanto per le sue capacità ma perché nel momento più duro della gara, quando cioè le era sfuggita la palla in un esercizio, poteva darsi per vinta e credere di non poter più ambire a una medaglia; al contrario Raffaeli ha svolto un’impresa straordinaria facendo il passaggio con la clavette in maniera impeccabile e ribaltando così il risultato.
Virale sui social
Questo ha fatto in modo che anche l’allenatrice, come ha detto lei stessa a fanpage.it, trovasse la forza e il coraggio di andare dai giudici dell’all-around per fargli cambiare in rialzo il punteggio che non rispecchiava le sue impressioni. Risultato? Punteggio rialzato e definitiva corsa al bronzo per la sua atleta.
Azione fondamentale di Mancinelli che è stata immortalata dalle telecamere olimpiche e ripresa in questi giorni dai social diventando in poche ore virale.
L’esempio delle due ragazze, l’allenatrice e l’atleta, ci dimostra ancora una volta come si possa cadere in qualunque momento della propria vita, anche nel giorno più importante di tutti, ad esempio quello della gara olimpica, ma che, se si ha la forza di rialzarsi e combattere, nulla è impossibile.