L'apertura del primo hotel spaziale è prevista per il 2027, voi prenotereste una stanza?
06 marzo 2021, ore 16:58
agg. 08 marzo 2021, ore 10:55
Il progetto della struttura è stato presentato dalla società californiana Gateway Foundation
La pandemia ha bloccato i nostri viaggi e spesso ci troviamo a sognare di prendere il volo verse mete esotiche. Ora però possiamo pensare più in grande. Presto potremo prenotare in un hotel nello spazio. La società californiana Gateway Foundation, due anni fa, ha pubblicato il progetto di un hotel in stile nave da crociera che un giorno potrebbe galleggiare sopra l'atmosfera terrestre. Chiamato allora stazione Von Braun, questo concept futuristico, composto da 24 moduli collegati da ascensori che compongono una ruota in orbita attorno alla Terra, doveva essere pienamente operativo entro il 2027. Ora però l'hotel, però, ha un nuovo nome, Voyager Station, e sarà costruito da Orbital Assembly Corporation, una nuova società di costruzioni gestita dall'ex pilota John Blincow, che è anche a capo della Gateway Foundation.
L'intervista con la Cnn
In una recente intervista con CNN Travel, Blincow ha spiegato che ci sono stati alcuni ritardi legati al Covid, ma la costruzione dell'hotel spaziale dovrebbe iniziare nel 2026 e un soggiorno nello spazio potrebbe essere una realtà entro il 2027. "Stiamo cercando di far capire al pubblico che questa età dell'oro dei viaggi spaziali è proprio dietro l'angolo. Sta arrivando. Sta arrivando velocemente", ha detto Blincow. Il turismo spaziale è visto come la prossima frontiera del viaggio.
Il progetto dell'hotel
I rendering di come potrebbe apparire l'hotel suggeriscono un interno non dissimile da un hotel di lusso sulla Terra, solo con alcuni panorami piuttosto particolari. Quando i progetti iniziali furono presentati per la prima volta un paio di anni fa, Tim Alatorre, senior design architect presso Orbital Assembly Corporation, disse alla CNN Travel che l'estetica dell'hotel era una risposta diretta al film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello Spazio. "Penso che l'obiettivo di Stanley Kubrick fosse quello di evidenziare il divario tra tecnologia e umanità e così, intenzionalmente, ha reso le stazioni e le navi molto sterili, pulite e aliene". Invece, Alatorre e il suo team vogliono portare un pezzo di terra nello spazio attraverso suite accoglienti e bar e ristoranti chic. Gli ospiti saranno in orbita, ma potranno comunque godere di letti e docce regolari. L'hotel, però, ricorderà agli ospiti di essere nello spazio. Sarà servito, per esempio, cibo spaziale, come il gelato liofilizzato. Ci saranno anche attività molto particolari. "A causa dell'assenza di gravità e della gravità ridotta, tutti saranno in grado di saltare più in alto, di sollevare pesi, di correre in un modo impossibile sulla Terra."
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