L'arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dal Vaticano perché riconosciuto colpevole di scisma
L'arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato ed è Photo Credit: agenzia fotogramma
05 luglio 2024, ore 15:49
Ma cos'è esattamente la scomunica? Vi spieghiamo tutto quello che comporta questo provvedimento
Forse l'abbiamo sentita spesso nei libri di storia, ma la scomunica esiste per davvero. Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha dichiarato la scomunica latae sententiae per mons. Carlo Maria Viganò,, l'ex nunzio negli Stati Uniti, accusato e ora riconosciuto colpevole di scisma.
L'ex nunzio ha ricevuto la scomunica comminata d'ufficio per avere abbandonato la comunione col Vescovo di Roma e la chiesa cattolica.
MA COS'E' LA SCOMUNICA?
La scomunica viene paragonata ad una pena micidiale che, però, mira al ravvedimento di chi viene allontanato dalla Chiesa. Chi viene scomunicato dalla Chiesa, come spiega l'Adnkronos, non può celebrare la messa e gli altri sacramenti; ricevere i sacramenti; amministrare i sacramentali e celebrare le altre cerimonie di culto liturgico; esercitare uffici o incarichi o ministeri o funzioni ecclesiastici; porre atti di governo.
LA NOTA DIRAMATA SULLA SCOMUNICA
Nel comunicato diramato in giornata si legge:
Sono note le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II.
All’esito del processo penale, Viganò è stato riconosciuto colpevole del delitto riservato di scisma. Il Dicastero ha dichiarato la scomunica latae sententiae ex can. 1364 § 1 CIC. La rimozione della censura in questi casi è riservata alla Sede Apostolica