22 settembre 2023, ore 07:00
Europa League. Vittoria in trasferta dei giallorossi contro lo Sheriff 2-1. Atalanta Rakow, termina 2-0. Per la Conference League Genk-Fiorentina 2-2
EUROPA LEAGUE
SHERIFF ROMA, 1-2
Centotredici giorni dopo la finale, amara, di Budapest la Roma riprende la corsa in Europa League. A Tiraspol la vittoria (2-1) sui moldavi dello Sheriff, con Josè Mourinho lontano dalla panchina a scontare la squalifica Uefa, dà fiducia ai giallorossi arrivati all'appuntamento europeo dopo un avvio di campionato da incubo, illuminato solo dalla goleada all'Empoli. Contro lo Sheriff allenato da Roberto Bordin il successo porta la firma di Paredes e Lukaku, con il belga al primo eurogol in giallorosso. Ma la partita è tutt'altro che in discesa per la Roma che punta tanto ad arrivare ancora fino in fondo alla seconda competizione europea. Mourinho - squalificato, al suo posto Foti - conferma dal 1' Lukaku, che vince il ballottaggio con Belotti: a far coppia in attacco con il belga c'è El Shaarawy (il tandem però non funziona granché). Turnover in porta: gioca Svilar. A centrocampo c'è Aouar, con Cristante e Renato Sanches: in panchina Paredes. Il tecnico dei moldavi ritrova dopo la squalifica il marocchino Amine Talal, capitano e giocatore di maggior talento della squadra. Prima del fischio d'inizio, un minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime delle tragedie in Marocco e in Libia. L'avvio è senza brio: per dieci minuti ritmi blandi e nessuna occasione, soprattutto molti errori. La Roma tiene palla, ma non conclude: al 19' primo sussulto con Karsdorp che entra in area, calcia per Lukaku che non tira in porta ma serve El Shaarawy, anticipato però dal portiere. Al 25' ci prova Cristante, ma anche qui Koval si fa trovare pronto. Tre minuti più tardi Renato Sanches chiede il cambio ed entra Paredes. La prima occasione arriva al 35' ed è dello Sheriff che colpisce il palo con il tiro acrobatico (in spaccata) di Mbekeli. Ricambia El Shaarawy un minuto dopo, ma la palla sfila al lato della porta. Al 49' la Roma trova il gol (fortuito) su punizione di Paredes, deviata prima da Talal e poi da Kiki. Un primo tempo certo non indimenticabile, con Lukaku-El Shaarawy insieme non al top. E nella ripresa arriva il pari dello Sheriff: al 12' trova la porta Tovar, sugli sviluppi di un corner. Esultano i moldavi, e la Roma invece corre ai ripari, affrettandosi a fare i cambi: al 16' El Shaarawy lascia il posto a Dybala, Bove al posto di Aouar (mai entrato in partita), Spinazzola per Zalewski. E si vedono subito i frutti: al 20' una bella azione riporta in vantaggio la Roma. Dybala inventa, Cristante di tacco serve a Lukaku e il belga di sinistro, riscatta un primo tempo senza acuti e mette a segno il suo primo eurogol in giallorosso. Al 35' è sostituito da Belotti, che sfiora il gol cinque minuti più tardi. Lo Sheriff cerca disperatamente il pareggio, ma è la Roma a rendersi più pericolosa con Cristante fermato da Koval, sulla ribattuta arriva Dybala ma è in fuorigioco. Talal ci prova al 90' ed è Svilar a salvare la Roma. Lo Sheriff chiude in dieci il match (espulso Fernandes per doppio giallo). La Roma invece parte, come voleva Mourinho, con un successo per inseguire ancora una volta la corsa all'Europa.
ATALANTA RAKOW, 2-0
Parte bene l'avventura dell'Atalanta in Europa. Un lampo di De Ketelaere in gioco aereo accarezzato da Zappacosta per schiodarsi dallo zero a zero, un'arrampicata a centro area del neo entrato Ederson per metterla in cassaforte sul cross di Ruggeri. L'Atalanta per battere il Rakow Czestochowa nel Gruppo D di Europa League usa la testa dopo un lungo predominio. Nel primo tempo unico rischio al 37', quando Sorescu pesca il taglio di testa davanti al secondo palo il taglio in gioco aereo di Rundic che sorvola il montante. Al 5' il corridoio di Lookman in contropiede innesca il sinistro di Muriel, chiuso da Vladan Kovacevic. Il preludio al paio di tentativi personali del primo tra 17' e 19'. Il nazionale nigeriano ci prova intervenendo di tacco spalle alla porta su Koopmeiners, lesto a catturare la palla in uscita sul quarto corner a favore, per poi chiamare al colpo di reni il portiere ospite in chiusura di triangolazione con De Ketelaere. Per i polacchi, una puntata a due tra Zwolinski annullatosi reciprocamente con Djimsiti e Yeboah, che costringe Toloi alla diagonale in recupero alle soglie del quarto d'ora. A metà frazione l'unica variante è l'inversione delle fasce polacche (Plavsic a destra, Sorescu a sinistra). A 6' dall'intervallo (1' di recupero) De Ketelaere vira verso sinistra per raccogliere al limite il filtrante di Muriel; a distanza cronometrica dimezzata, niente tuffo plastico di Kovacevic, perché il centravanti alza maldestramente di testa sottomisura il pallone al bacio di Ruggeri, il solo bergamasco in tutta l'Atalanta. Se il primo tempo si chiude sull'alzata da due passi di Lookman sul pallone dall'out dallo stesso Muriel (44'), nella ripresa le prove generali di quest'ultimo in asse con Scalvini (Adnan Kovacevic salva di schiena) spianano la via al vantaggio. Schema da fermo Koopmeiners-Muriel-Ruggeri, controcross di Zappacosta e spizzata del prestito milanista sul primo palo. Al 9' sarebbe 2-0 se non fosse per i riflessi di Vladan Kovacevic sul sinistro dal limite di Lookman, accentratosi sull'allungo del colombiano, ottimo in rifinitura come alle soglie del quarto d'ora con la sovrapposizione dettata a Koopmeiners che alza davanti all'area piccola. Il tiraccio di Sorescu precede l'azione per chiudere la pratica. Tre chances a una alla mezzora: Kovacevic respinge la zuccata di Djimsiti sul decimo tiro dalla bandierina (di Koopmeiners), Rundic ripete la prodezza allungando il piede sulla riga sull'autore dell'1-0 e sul ribaltamento Musso resta impassibile usando il corpo per evitare il dimezzamento dello score di Lederman, lanciato da Crnac. A 3' dal 90', Ederson per la rovesciata di Holm, CDK si tuffa ed ecco la settima parata (contro una di casa) della serata; la lunga fuga di Pasalic a 1'30" dal gong (4' di recupero) si conclude con un sinistro.
CONFERENCE LEAGUE
GENK FIORENTINA, 2-2
La Fiorentina si ferma sul 2-2 in casa del Genk nella prima gara del Gruppo F di Conference League. Non è bastata ai viola la doppietta di Luca Ranieri, un difensore che prima di stasera non aveva ancora mai segnato con questa maglia, la squadra belga dopo aver momentaneamente timbrato l'1-1 con Zeqiri nel primo tempo ha rimontato a cinque minuti dal termine con McKenzie andando addirittura vicinissima alla vittoria nel recupero quando con il neo entrato Arokodare ha colpito il palo. Vincenzo Italiano ha fatto 7 cambi rispetto alla formazione che domenica ha superato l'Atalanta: modulo 4-3-3 per l'assenza di Bonaventura con Arthur, Mandragora e Duncan in mediana, dentro poi Christensen in porta, Kayode terzino destro (debutto europeo per il classe 2004), Sottil preferito a Kouamé nel tridente con Nico Gonzalez e Beltran che come previsto alla vigilia ha vinto il ballottaggio con Nzola. Il Genk si è proposto con lo svizzero Zeqiri di punta sostenuto alle sue spalle dal talentuoso El Khannous, Fadera e Oyen. Da registrare prima della gara tafferugli fra le tifoserie come testimoniato da un video diffuso sui social degli 'hoolingans' biancoblu. Al pronti via le due squadre si sono affrontate a viso aperto e ritmi alti, nel rispetto della loro vocazione offensivo: ai viola sono bastati sette minuti per sbloccare il risultato con un colpo di testa di Ranieri sugli sviluppi di un corner battuto da capitan Biraghi, su cui il portiere avversario non è stato impeccabile. La gioia della Fiorentina però è durata poco, la squadra belga continuava a spingere e al 12' trovava il pareggio con una zampata di Zeqiri in mischia. I viola però restavano concentrati e poco prima della mezz'ora passavano ancora e sempre con Ranieri pronto a raccogliere di testa in tuffo una spizzata di Milenkovic. Gol convalidato dal Var. Nel finale di tempo ansia nel clan viola per Nico Gonzalez per una botta all'anca, di qui la decisione di Italiano di sostituirlo a inizio ripresa con Kouamé. La formazione di casa provava a spingere per cercare di rimontare (dentro anche un centravanti possente come Arokodare) ma era sempre la Fiorentina, in cui nel frattempo erano entrati pure Parisi e il debuttante Maxime Lopez, ad andare più vicina al gol, ma nè Milenkovic né soprattutto il neo entrato Nzola riuscivano a sfruttare due ghiotte occasioni. Errori che i viola pagheranno a caro prezzo perché il Genk a cinque minuti dal tempo regolamentare ha pareggiato conb McKenzie sfruttando la propria fisicità e ancora un calcio piazzato. Brividi nel finale quando il Genk ha aumentato i giri e Arokodare a botta sicura ha preso il palo. Italiano si tiene stretto il punto.