L’attacco terroristico ad Ankara. 5 i morti, tra cui l’autista del taxi preso dagli attentatori
23 ottobre 2024, ore 22:46
I due che hanno sparato all’impazzata sono stati in seguito uccisi nel raid delle forze speciali entrate nell'edificio. Per il ministro della Difesa turco c’è il Pkk dietro attentato
Una forte esplosione davanti ai cancelli e poi due persone armate che entrano sparando all'impazzata nella sede dell'Industria aerospaziale (Tusas) in provincia di Ankara, a Kahramankazan, una cinquantina di chilometri dalla capitale. Erano da poco passate le 15.30 in Turchia quando si è scatenato l'inferno per un attacco che il ministro dell'Interno Ali Yerlikaya ha subito definito "terroristico" e che ha provocato la morte di 5 persone e il ferimento di altre 22, alcune delle quali in modo grave.
CHI SONO LE VITTIME
Sono quattro dipendenti delle Turkish Aerospace Industries e un tassista le vittime dell'attacco sferrato oggi alla sede della Tusas. Lo ha detto il vice presidente turco Cevdet Yilmaz nel corso di una conferenza stampa. Tra i 22 feriti, sette sono uomini delle forze speciali, ha aggiunto il ministro degli Interni Ali Yerlikaya. Da quanto trapelato, pare che i terroristi siano arrivati a bordo di un taxi presso il grande edificio dell'Industria aerospaziale, dove lavorano migliaia di impiegati. Una volta sul posto, hanno ucciso il conducente del taxi, sono scesi e hanno fatto esplodere un ordigno.
ANKARA PUNTA IL DITO CONTRO PKK
In serata il governo turco ha puntato il dito contro il Pkk, il Partito curdo dei lavoratori. “Nessun gruppo terroristico o 'asse del male' sarà in grado di raggiungere i propri obiettivi”. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l'attacco terroristico contro la sede della Turkish Aerospace Industry che si trova nel distretto Kahramankazan di Ankara. “La nostra nazione deve sapere che qualsiasi 'mano sporca' che raggiunga la Turchia verrà spezzata”, ha aggiunto.
ITALIANI IN SALVO
Undici tecnici italiani che si trovavano nell'area - per la maggior parte dipendenti di Leonardo e impegnati in attività di collaborazione industriale nell'ambito di programmi aeronautici avviati da anni con la Turchia - sono rimasti illesi. Mentre l'attacco era ancora in corso, il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva fatto sapere che non c'erano italiani tra le vittime. Poi in serata ha chiarito “C'erano 11 italiani che stavano nell'area dove c'è stato questo attacco terroristico ma sono stati sempre al sicuro e non hanno mai corso un reale pericolo”. Il titolare della Farnesina ha condannato l'azione e inviato un messaggio di solidarietà al popolo turco, sulla scia del messaggio inviato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.