L'attentato alla Crocus City Hall di Mosca, I morti sono 143, oltre 100 i feriti
23 marzo 2024, ore 12:48 , agg. alle 13:24
Si teme che il bilancio possa crescere ancora. Arrestate 11 persone, tra queste anche alcuni dei terroristi coinvolti nell'assalto. Sono stati bloccati a poca distanza dal confine con l'Ucraina. Kiev nega qualsiasi coinvolgimento. La Casa Bianca conferma le indiscrezioni secondo cui gli Stati Uniti a inizio marzo avevano avvisato le autorità russe di imminenti attacchi
Cresce ancora il bilancio delle vittime dell’attentato terroristico alla Crocus City Hall, a Krasnogorsk, nella periferia nord di Mosca. I morti sono 143, tra questi anche tre bambini, e oltre 100 i feriti. Secondo i primi accertamenti, i decessi sono stati provocati da armi da fuoco e dal fumo scaturito dall’incendio divampato nella sala concerti. I servizi di sicurezza russi hanno già effettuato 11 arresti, tra cui 4 terroristi coinvolti nell’attacco. Due di questi avevano passaporti del Tagikistan e sono stati bloccati a bordo di un veicolo in fuga nella regione di Briansk, a circa 340 km dalla capitale russa. A bordo dell’auto, che non si è fermata a un controllo e si è ribaltata durante l’inseguimento, sono stati trovati una pistola e dei caricatori per Kalashnikov. Fonti dei servizi di sicurezza interna, hanno riferito che era loro intenzione varcare il confine con l’Ucraina, dove avrebbero avuto dei contatti.
"Nessun coinvolgimento di Kiev"
Le autorità di Kiev subito dopo l’attentato ieri hanno immediatamente respinto le ipotesi di un coinvolgimento nell’assalto. ''L'Ucraina non ha nulla a che vedere con l'attacco terroristico", ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. Gli investigatori, che continuano ad aggiornare anche il presidente Vladimir Putin, stanno seguendo tutte le piste. Gli analisti stanno vagliando anche la rivendicazione dell’Isis, arrivata poco dopo le prime notizie dell’attentato.
Messaggi di condoglianze
Messaggi di condoglianze sono arrivate a Mosca da diversi governi di Paesi occidentali. "Il Regno Unito condanna con la massima fermezza l'attacco terroristico mortale al Crocus City Hall vicino a Mosca. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze ed esprimiamo la nostra più profonda vicinanza alle famiglie delle numerose vittime. Niente potrà mai giustificare una violenza così orribile”, ha scritto su X il ministro degli esteri britannico, David Cameron. Stesso tenore per il segretario generale della Nazioni Unite, Antonio Guterres. “Noi condanniamo fermamente questo attentato terroristico. Probabilmente è veritiera la rivendicazione dell'Isis, aspettiamo però tutte le analisi che devono essere fatte”. Lo ha dichiarato il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani.
Dalla Casa Bianca la segnalazione del rischio di attentati
Tutto questo mentre la Casa Bianca ha confermato le indiscrezioni di Cnn e New York Times secondo cui gli Stati uniti già all’inizio di marzo avevano avvertito il Cremlino di un imminente attacco terroristico. Tanto che anche i cittadini americani erano stati invitati a evitare concerti e grandi raduni. “Le informazioni le abbiamo condivise con le autorità russe”, ha affermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Adrienne Watson. "Queste informazioni sono state effettivamente ricevute - ha detto una fonte dei servizi segreti all’agenzia Tass - Ma si trattava di informazioni di carattere generale, senza dettagli specifici".