L’attentato di Solingen rivendicato dall’Isis, la polizia conferma l’arresto di un siriano, nel pomeriggio un altro fermo
24 agosto 2024, ore 22:14
Il gruppo jihadista Stato islamico ha rivendicato l’assalto di venerdì sera a Solingen in Germania, dove sono morte tre persone e altre otto sono rimaste ferite, mentre la polizia ha fermato due persone
La polizia tedesca del Comando delle operazioni speciali ha fatto irruzione in una residenza per rifugiati dopo l'attacco a Solingen e arrstato un siriano. Il luogo dove è avvenuto il blitz si trova a soli 300 metri dal Fronhof, il luogo dell'attacco. E a 150 metri dal punto in cui gli investigatori hanno trovato nel pomeriggio un'arma. Sarebbe quella usata venerdì sera dall'assassino, che ha ucciso tre persone e ne ha ferite gravemente otto. Scrive la Bild che gli investigatori sono stati condotti direttamente al luogo in cui è stato trovato il coltello alla residenza per richiedenti asilo in Wupperstrasse / da un cane specializzato. L'unità speciale ha quindi circondato l'edificio e fatto irruzione. Erano da poco passate le ore 20. Diversi i residenti interrogati. L’altra persona fermata è un quindicenne, fermato nel pomeriggio. Si tratta di un giovane che era a conoscenza dei piani per l’attacco e non li aveva denunciati alla polizia.
La rivendicazione
In serata, da Beirut, l'Isis aveva rivendicato l'attacco. Il gruppo jihadista Stato islamico in una nota ha fatto sapere che si è trattato di una "vendetta per i musulmani in Palestina". Nel testo è sottolineato che "L'autore dell'attacco a un raduno di cristiani nella città di Solingen in Germania ieri era un soldato del gruppo dello Stato islamico".
Le testimonianze
Fondamentale per le indagini sarebbe stata la testimonianza di un uomo che avrebbe raccontato di aver udito, dall'attentatore di Solingen la frase “ Allah Akbar”. Un altro dei testimoni feriti ha invece riferito alla polizia di "conoscere dalla moschea che anche lui frequenta" l'ignoto attentatore di Solingen.
La preghiera
In serata centinaia di persone si sono riunite nella piazza centrale di Solingen per pregare per le vittime accoltellate ieri sera. Molte persone hanno portato fiori o candele, qualcuno pupazzi, lettere e altri messaggi di solidarietà. ''La città è un posto diverso rispetto a ieri'', ha detto il prete cattolico Michael Mohr. Ilka Werner, leader della Chiesa protestante di della località tedesca.