L'Austria annuncia lo screening di massa, dopo il lockdown dal 18 gennaio potrà uscire solo chi avrà un esito negativo
18 dicembre 2020, ore 19:30
agg. 21 dicembre 2020, ore 10:26
Intanto in Italia sono arrivati i dati dell'Iss, ancora tre regioni a rischio alto, due che potrebbero tornare da medio a richio alto
Era una delle notizie che aspettavamo. L'Austria il 27 dicembre tornerà in lockdown totale: negozi, bar e ristoranti chiusi e coprifuoco da 24 ore al giorno. Ma la vera novità del terzo lockdown sarà, ed è questa la notizia, lo screening di massa, in programma il 16 e 17 gennaio. Solo chi avrà un esito negativo potrà uscire dal 18 gennaio, quando i negozi ristoranti apriranno. Chi non si sottopone al tampone rapido resta per un altra settimana in quarantena. È un’idea che potrebbe risolvere il problema delle chiusure e delle riaperture. Il mondo attende che il vaccino anticovid arrivi su scala mondiale. Prima di allora, però, non ci sono troppe alternative. La stretta è una delle strade migliori per tentare di abbassare il rischio contagio. Lo dicono gli scienziati. Il problema, lo abbiamo visto negli ultimi mesi, è quello di trovare il compromesso tra la voglia di uscire e trovare tutto aperto, e quella di avere tutto chiuso. Vedremo cosa accadrà in Austria.
I dati dell'Iss
Intanto a casa nostra tre Regioni (Lazio, Liguria e Veneto) sono state classificate a rischio alto, 13 Regioni e Province autonome a rischio moderato. Due delle quali (Marche e Trento) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità del coronavirus. Cinque sono le Regioni a rischio basso. I dati arrivano, come ogni venerdì, dalla bozza del monitoraggio settimanale dell’ Istituto Superiore di Sanità del ministero della Salute secondo il quale l'indice Rt medio in Italia è salito sale da 0.82 a 0.86 .
Il nuovo decreto legge anti-Covid
Arriva intanto il nuovo decreto legge Covid, per disporre le restrizioni nel periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio. È quindi un decreto “a perdere”, che cioè avrà forza di legge ma per il quale non ci sarà conversione in legge, dovendo essere efficace solo per il periodo 24 dicembre 6 gennaio. L’Italia, in quel periodo, sarà zona rossa, salvo che nei giorni feriali. Tra le misure, la possibilità di trasferimenti tra Comuni sotto i 5mila abitanti entro 30 chilometri e la deroga per visite private di due non conviventi.
Le parole di Boccia
Oggi ha parlato anche il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. “Questo è tra gli inverni più bui che l'Italia ricordi, restiamo uniti e ne usciremo insieme nel 2021” – ha detto nell'incontro con le Regioni, sottolineando che “le misure restrittive hanno sempre avuto ragione. Ogni scelta fatta è agli atti e ognuno può rivedere cosa aveva detto prima e cosa è successo, il tempo dei bilanci arriverà. Chi, in piena emergenza – ha concluso Boccia - esterna giudizi livorosi, non rende un servizio all'Italia. Le istituzioni rappresentano tutti gli italiani e non solo quelli che li hanno votati”. Ancora alti, intanto, i numeri del coronavirus. Sono 17.992 i nuovi casi di Covid 19 individuati in Italia nelle ultime 24 ore per un totale di 1.921.778. Secondo i dati del ministero della Salute l'incremento delle vittime in un giorno è invece di 674, che porta il totale dall'inizio dell'emergenza a 67.894. Sono 2.819 i pazienti in terapia intensiva, in calo di 36 rispetto a ieri nel saldo tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono invece 189. Le persone ricoverate con sintomi nei reparti ordinari sono 25.769, in calo di 658 unità, ed è questo un numero, rispetto a ieri.